Continua inarrestabile la corsa del Foggia, che sul campo della Paganese conquista la quinta vittoria consecutiva. Partita risolta soltanto da un episodio nei minuti finali. Paura per Cantoro! Di Roberto ancora una volta decisivo.
Dopo quattro mesi la Paganese torna a perdere tra le mura amiche, grazie ad un Foggia attendista e concreto. Partiamo con ordine. Formazioni come quelle anticipatevi in settimana, con Coletti in campo e Tisci in panchina, ed il conseguente arretramento di Colombaretti sulla linea difensiva al posto di Arno. Chiappini, invece, decide di affidarsi a Guarro nel cerchio di centrocampo, il quale vince la concorrenza con Cossu e Fusco.
È subito il Foggia a prendere l'iniziativa, facendosi vedere più volte nella metà campo avversaria, ma senza rendersi eccessivamente pericoloso sottoporta. Al quindicesimo, spavento per Cantoro, vittima di un arresto cardiaco dopo uno scontro in area con Agazzi. Gioco fermo per sei minuti, con il “puntero” trasportato d’urgenza in ospedale, anche se le sue condizioni sono per fortuna in netto miglioramento.
Al posto dell’ex rossonero entra Osso Armellino, molto mobile, ma non tanto esperto per riuscire a pungere la difesa foggiana, guidata con saggezza da Ignoffo e Zanetti. E proprio il nuovo entrato impensierisce Agazzi al venticinquesimo minuto, grazie ad un tiro potente da posizione defilata in area di rigore. Risponde il Foggia alla mezzora, ma Botticella nega la gioia del gol prima a De Paula e poi a Del Core.
Al trentasettesimo però, è ancora Paganese, con Osso Armellino che salta prima Colombaretti, poi Zanetti, ed infine sombrero in area ai danni di Ignoffo. L’attaccante scuola Udinese, solo davanti ad Agazzi, sbaglia, con il numero uno rossonero bravo comunque a sventare il pericolo.
Al quarantesimo è Mora a provarci su calcio di punizione, ma il tiro, debole, non impensierisce Botticella. Tre minuti più tardi il Foggia si produce l’azione più bella della partita. La confezionano De Paula e Del Core, grazie ad una combinazione di prima tra i due, e solo un impreciso passaggio del barese vanifica l’ottima azione. Termina così il primo tempo sullo 0-0.
Il Foggia controlla la partita, ed i padroni di casa si affidano a rapidi capovolgimenti, così come accade al dodicesimo; palla persa da Del Core in area avversaria (causa una finezza di troppo…), e contropiede campano, ma Fanasca, però, nel cuore dell’area di rigore spara incredibilmente in fallo laterale.
La partita si incanala verso un pareggio incolore, e non ci sono occasioni da rete degne di nota. Al diciottesimo è Del Core che dal limite spreca una buona occasione, poichè il tiro termina fuori. Al ventesimo è Osso Armellino a "bruciare" una buona opportunità per i padroni di casa, grazie anche al tempestivo intervento di Colombaretti. Passano otto minuti ed ancora rossoneri protagonisti in negativo, a causa di in contropiede non sfruttato a dovere, nato sull'asse Tisci-Mora. Il Foggia comunque capisce, finalmente, che sono le ripartenze l'unica arma per far male ai campani, ed infatti Coletti, dopo 40 metri palla al piede, tarda nel dare il pallone, favorendo il recupero della difesa campana e sprecando di fatto un'altra buona opportunità.
Dopo l'ennesima occasione sciupata, sembra consolidarsi il pari senza reti. Ma non è così, perché a dieci minuti dal termine è il Foggia a passare grazie ad un rigore netto, guadagnato da Di Roberto, abile nell’anticipare un difensore, saltarlo e farsi stendere. Trasforma dal dischetto Tisci.
Due minuti dopo ancora Foggia pericoloso con Del Core, ma Botticella è attento nell'occasione e non si fa sorprendere. Termina la partita senza un'adeguata reazione da parte dei campani, ed i ragazzi di Mister Galderisi tornano a casa con i tre punti. Vittoria forse esagerata, ma ci teniamo a precisare che il Foggia non ha "rubato" i tre punti, sia per la gestione senza affanni della gara, sia perché il “Marcello Torre” è un campo ostico. Le premesse sono tutte buone, ora è vietato abbassare la guardia!
Antonio Caputo – Redazione Foggialandia.it
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