Certo dopo questa ennesima delusione c'è da dire che la salvezza (che a questo punto dovrebbe passare per la tagliola dei play-out, a meno di un miracoloso finale di campionato) bisognerà conquistarla in casa.
Ma l'interrogativo è d'obbligo: riuscirà la squadra ad esprimersi con quelle doti di cattiveria agonistica, di intensità atletica, di grinta, di voglia di mettere sotto l'avversario (non a parole, ovviamente) che l'avevano portata a vincere contro Foligno, Legnano e Cavese?
A questo punto del campionato, credo sia inutile continuare a parlare di rinforzi, di qualità e di gioco offensivo a tutti i costi. Dove ci vogliamo presentare se non riusciamo ad imbastire un'azione che sia una su azione manovrata...
Per salvarci dobbiamo solo ed esclusivamente puntare su una squadra determinata e cattiva (agonisticamente parlando) che si imponga nelle gare casalinghe e che cerchi di arrivare al risultato bloccando intelligentemente la difesa, come accaduto in parecchie gare.
Il resto dovrebbe farlo Francesco Scarpa, il giocatore che è il vero, unico rinforzo di gennaio; nella speranza che anche Cantoro ritorni all'appuntamento del gol. Una cosa però è certa: ce la dobbiamo giocare fino all'ultimo. Se ritroviamo l'unità di intenti, se la squadra si renderà conto che la deve mettere sempre e solo sotto l'aspetto agonistico, se la magnifica e mai troppo lodata tifoseria paganese capirà il momento difficile che attraversano società e squadra, tutti assieme si potrà ancora sperare.
Le polemiche, i "se", i "ma", i "però" possono solo continuare fare male all'ambiente ed alla squadra, in particolare. I commenti - che pure bisognerà fare - conserviamoceli per la fine del campionato. Che mi auguro possa concludersi con la vittoria più bella: la salvezza.
Nino Ruggiero.