15.3.08

Cantoro vuole tornare al gol «Col Novara l’occasione giusta».



GIUSEPPE BOVE Pagani. La testa è dura, il cuore forte, la voglia tanta. Soprattutto quella di porre fine al lungo digiuno che separa Lucas Cantoro con il gol. Un'astinenza arrivata ormai a 135 giorni. Tanti ne sono passati dal sigillo timbrato lo scorso primo novembre contro il Legnano. Un'eternità per chi come lui è stato sempre abituato a metterla dentro con una certa frequenza. Quella che gli è mancata quest'anno alla Paganese: 26 gare, praticamente tutte, e soltanto 4 centri. Una miseria per l'ariete argentino che tre settimane fa ha rischiato forte contro il Foggia: scontro con Agazzi, colpo alla testa e successivo arresto cardiaco. Lucas ci scherza sopra: «Il mio cuore e la mia testa sono forti almeno quanto i difensori che ho incontrato. Meglio riderci sopra, il peggio è passato e io devo togliermi un debito con la Paganese e i suoi tifosi: non segnare mi infastidisce, soprattutto perché di gol ne facciamo pochi (15 in tutto, il terzultimo attacco del girone) e alla squadra servono i gol per vincere. Ecco, arriva il Novara e mi farebbe enormemente piacere spezzare il digiuno raccogliendo tre punti importanti nella corsa alla salvezza». E quanto siano importanti i gol di Cantoro, lo ha capito anche il tecnico Miggiano che ha suonato la carica alla vigilia con una dichiarazione che ha punto l'orgoglio del sudamericano. «Ci servono i gol di Cantoro» ha detto l'allenatore che ha esordito alla grande impattando a Foligno domenica scorsa. Cantor è entrato all’ultimo minuto per riprendere confidenza con il terreno di gioco. E proprio dal pari colto in Umbria riparte Cantoro: «Un pareggio che ci ha rincuorato, stimolato a fare ancora meglio, preso sul campo della squadra rivelazione del campionato. Ora però serve continuità. Un mio gol? Magari, ma che segnasse pure Botticella, l'importante è vincere. E noi abbiamo la qualità per farlo. Le parole del tecnico mi riempiono di responsabilità ma anche di orgoglio. Ora tocca a me, è giunta l'ora. Non sono mai stato così tanto tempo senza segnare. Vediamo cosa si può fare contro il Novara in una partita che dobbiamo vincere ad ogni costo per cercare di distanziare nuovamente il Verona». Parola di Cantoro, l'argentino dalla testa dura e dal cuore forte che sogna un gol da dedicare a Enrico Cascone, il medico che gli ha salvato la vita.

IL MATTINO