2.5.08

C1/A - Anteprima 34a giornata.

Tutto ancora da decidere sia in zona play-off che in quella salvezza. Al Miramare andrà di scena il big match, con il Manfredonia costretto a vincere per evitare il baratro della C2. Situazione molto complicata anche per il Padova che vede scivolarsi dalle mani i play-off.

Siamo giunti finalmente alla giornata finale di questo entusiasmante campionato di serie C1. Eccetto il discorso promozione diretta già assegnato con una partita d’anticipo al Sassuolo, resta ancora tutto da decidere per play-off e play-out. Quasi tutte le gare in un modo o nell’altro avranno un proprio valore e questo dovrebbe garantire la regolarità del torneo, evitando così la solita coda polemica da parte di chi ne uscirà con le ossa a pezzi.

La partita che avrà maggiore significato è senza dubbio quella che si disputerà al Miramare dove si affronteranno un Manfredonia incredibilmente finito all’ultimo posto e con l’acqua alla gola contro l’Hellas Verona reduce da un ottimo finale di stagione. La classifica al momento permette ai veneti di stare abbastanza tranquilli visto che avranno a disposizione due risultati su tre, ma non è tutto qui le cose sono molto più complicate. Infatti al Manfredonia per essere sicuro di andare ai play-out, senza stare ad aspettare i risultati dagli altri campi, non basterà neanche una vittoria di misura, in quanto vista la sconfitta dell’andata al Bentegodi e considerata la peggiore differenza reti dei sipontini rispetto ai veronesi, in caso di arrivo a pari punti retrocederebbe proprio la compagine di Pensabene. Quindi i pugliesi non solo dovranno vincere, ma anche tenere in considerazione di dare almeno due gol di scarto ai giallo-blu.

Naturalmente questa è la peggiore delle ipotesi possibili e tiene in considerazione che, sia Lecco che Paganese riescano nell’intento di conquistare i tre punti; ma andando ad analizzare nel dettaglio la situazione dei lombardi e dei campani, notiamo come si ritroveranno di fronte due squadre, rispettivamente Cremonese e Cittadella, arrivate a questo finale di stagione con il fiato corto e con la testa ampiamente già ai play-off. La Cremonese soprattutto ha la sicurezza di non poter essere scavalcata dal Foligno vista la migliore differenza reti negli scontri diretti e quindi ha già assicurata la possibilità di giocare il ritorno della semifinale play-off in casa, con tutti i vantaggi annessi. Lo stesso non si può dire per i veneti, ma comunque viste le ultime prestazioni di certo non all’altezza del resto del campionato della compagine di Foscarini, viene da pensare che per la Paganese il compito non sia così impervio, e a maggior ragione se si considera che saranno sospinti dall’affetto e dal calore del proprio pubblico. Per tutte queste motivazioni sia al Manfredonia che all’Hellas Verona converrà di contare esclusivamente sulle proprie forze senza aspettarsi notizie liete dagli altri campi.

Salendo verso la zona play-off si nota come sia quasi disperata la posizione del Padova, il quale non solo dovrà vincere all’Euganeo contro la Cavese, ma dovrà attendere anche notizie confortanti da Terni. Infatti i patavini potranno accedere all’appendice del campionato esclusiavamente nel caso in cui il Foggia dovesse perdere al Liberati di Terni. In tale situazione infatti i patavini andrebbero a pari punti con i satanelli, ma otterrebbero il diritto a disputare i play-off, sfruttando una migliore differenza reti. Nel caso in cui ciò non dovesse verificarsi, la formazione di Sabatini dovrà fare esclusivamente il mea culpa, per essere stata capace di farsi battere in casa in un momento cruciale della stagione dalla Pro Sesto e per non aver saputo gestire al meglio la situazione di vantaggio a Cremona.

Analizzando il match di Terni che vedrà di fronte Ternana e Foggia, tutto sembra protendere verso un pari, che accontenterebbe ambo le squadre, permettendogli di raggiungere i rispettivi obbiettivi: salvezza per gli umbri, play-off per i satanelli. Pare davvero difficile che le due squadre scendano in campo con l’intenzione di farsi male, rischiando inutilmente di scoprirsi e di gettare all’aria un intero anno di lavoro. Nel calcio tutto è possibile, ma la sensazione è che al Liberati al fischio finale sarà festa per tutti, per buona pace di Padova e Pro Patria. E forse chissà una situazione favorevole per la nascita di un gemellaggio fra le due tifoserie.

Situazione altamente compromessa quindi anche per la Pro Patria, la quale scenderà a Foligno con la consapevolezza di dover vincere a tutti i costi, ma a che allo stesso tempo dovrà vedersela contro i falchetti che vorranno festeggiare gli storici playoff raggiunti di fronte ai propri tifosi, e perchè no cercare anche la zampata finale superando proprio sul filo di lana addirittura il Cittadella. I presupposti per un bel match ci sono tutti e comunque vada a vincere sarà solo il calcio.

Infine tre match validi solo per le statistiche nei quali più che il risultato, si cercherà la gloria personale e si tenterà di far andare a bersaglio i vari bomber ancora in corsa per la classifica marcatori. Questo discorso vale soprattutto per Rubino e Selva che si troveranno di fronte nel match Novara – Sassuolo, con il centravanti lombardo che vorrà dimostrare a tutti ancora una volta di meritare palcoscenici di serie superiori, mentre l’attaccante emiliano andrà alla ricerca della riconferma anche in cadetteria nella prossima stagione da parte del Sassuolo. In Monza-Pro Sesto e Legnano-Venezia invece, ci sarà la possibilità di vedere all’opera giovani promettenti, che forse potrebbero risultare una buona base dalla quale ripartire per il prossimo campionato. Per i brianzoli soprattutto mister Pagliari vorrà congedarsi dai propri tifosi con una vittoria di buon auspicio per il futuro. Anche per Serena potrebbe essere l’ultima partita sulla panchina dei lagunari, visti i risultati per niente soddisfacenti ottenuti e una piazza che ha mal digerito questa soluzione tecnica.

Stefano De Biase – www.calciopress.net
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