31.7.08
Mirko Taccola: trentotto anni e non sentirli.
ETTORE ROMANO Preci. Lavora ancora sulle brevi distanze al mattino, ma soltanto perché ha raggiunto il ritiro di Preci con una settimana di ritardo rispetto al resto della comitiva e non perché abbia bisogno di un lavoro particolare per le trentotto candeline che soffierà il prossimo 14 agosto. A dire il vero, Mirko Taccola si sente un leone e non forza i ritmi soltanto per volere del preparatore atletico Vetere. Ma di birra in corpo ne ha eccome il tosto centrale di retroguardia voluto a tutti i costi da Eziolino Capuano. Il fisico è ancora integro e le motivazioni sono quelle di un ragazzino: «Altro che pensionato, come molti vogliono lasciar intendere, come lo stesso presidente di Lega Macalli vorrebbe attraverso l'introduzione delle nuove norme». I contributi li versa alla squadra sotto forma d'esperienza: «L'età è un fattore relativo - spiega - Molti si arrendono subito dopo aver superato i trenta, ma il mio caso è diverso: ho trentotto anni, ma sento di poter dare ancora tanto al calcio e di poter essere di grande aiuto ai molti giovani che compongono l'organico della Paganese». Una sorta d'allenatore in campo Mirko Taccola - «I miei consigli e quelli dei pochi altri veterani presenti in squadra serviranno a far maturare le giovani leve» - tenuto in grossa considerazione da Capuano: «Avevamo già condiviso l'esperienza di Sora - racconta - e quando mi è arrivata la sua chiamata non ho esitato un solo istante ad accettare il trasferimento alla Paganese. È una sfida particolarmente stimolante: sono sicuro che ci salveremo tranquillamente e lasceremo un po’ ovunque il marchio di gioco che riesce ad imprimere Capuano». A partire da oggi, dall'amichevole in programma a Spoleto contro il Cosenza. Pur privo di attaccanti di ruolo - Mendil è ancora in evidente ritardo di condizione ed anche un po’ in sovrappeso e Balistreri ha lasciato il ritiro per firmare col Monopoli - l'allenatore azzurrostellato pretende comunque sostanziali progressi rispetto alla precedente esibizione coi dilettanti del Deruta: innanzitutto sul piano atletico, poi nello sviluppo della manovra, che va velocizzata attraverso la ricerca della verticalizzazione. Nel pomeriggio di ieri, non a caso, Capuano ha insistito su questi concetti tattici e preteso tanto soprattutto dal metodista Caracciolo e dalle mezz'ali Berardi e Capodaglio. Ha partecipato all'intensa seduta tattica anche il fluidificante Bombara, che col Cosenza farà il suo esordio in gare amichevoli dopo aver superato pienamente i problemi muscolari delle scorse settimane. Soltanto il giovane D'Andria non sarà dell'amichevole: ritornerà a Pagani per un esame ecografico che faccia luce sulla natura dell'infortunio. In attesa della prima punta toccherà ancora a De Rosa operare in prima linea in tandem con Lasagna: sabato mattina dovrebbe arrivare a Preci l'ariete argentino Sebastian Ferrero (già corteggiato da D'Eboli un paio di settimane fa) e portare al taglio dell'ex attaccante del Matera. In dirittura d'arrivo anche la trattativa con Tisci, il cui tesseramento potrebbe portare anche alla rescissione con Gentile.
Il Mattino