7.7.08

Ritratto di Federico Gentile, il nuovo acquisto della Paganese.



Centrocampista centrale cresciuto calcisticamente nel Trullo, società giovanile del suo quartiere, prima di approdare alla Roma con la quale ha disputato il campionato Giovanissimi Sperimentali (stagione calcistica 1997/98) e Giovanissimi Regionali (stagione calcistica 1998/99).
Il trasferimento poi all'Ostiamare dove ha militato prima in D nel campionato 2001/02, poi in Eccellenza nel 2002/03 e ancora in D nel 2003/04 stagione nella quale, nella gara con la Maceratese, ha realizzato la prima rete in Serie D, collezionando 12 presenze.
Nella stagione 2004/05 è acquistato dal Rieti dove con 31 presenze e 5 reti contribuisce alla promozione dei laziali in C2 dopo oltre cinquanta anni di assenza;nella stagione seguente, invece, quella che vede il suo esordio in C, disputa 29 presenze, realizza 1 rete e partecipa, nella selezione Under 21 C2/C, alla 26ª edizione del Torneo Quadrangolare di Serie C.
Nel campionato 2006/07 risulta quale miglior realizzatore della squadra ma le sue 8 reti nelle 30 gare giocate non bastano ad evitare prima i play out, poi la retrocessione in D.
Nella stagione calcistica appena terminata, infine, il trasferimento al Valenzana in C2 dopo disputa 28 presenze, realizzando 3 reti.

paganese.it

Ed ecco di seguito un'intervista a Federico Gentile apparsa sul sito www.ostiamare.it nel 2002:

Federico, giovanissimo ma determinato, grazie al tuo goal nell’ultima partita contro la Maceratese siete passati in vantaggio: il tuo primo goal in una partita di serie D. Cosa hai provato?

“Una fortissima emozione, non riuscivo a crederci neppure io, una grande felicità e l’orgoglio di aver portato in vantaggio la mia squadra”.

Speriamo sia il primo di una lunga serie. Da quanto tempo hai cominciato a giocare a calcio? “Ho cominciato nel lontano (si fa per dire! n.d.r.) 1994 con la squadra del mio quartiere, il Trullo”.

Hai fatto molta strada da allora: come è nata la passione per il calcio?”Come per molti, sulla strada, giocando con gli amici nel tempo libero, dopo aver fatto i compiti. E’ la forma di svago più facile e naturale, fai sport e ti diverti con i tuoi amici”.

E la tua famiglia, i tuoi genitori, hanno influito in qualche modo sulla scelta di continuare a giocare? “Devo confessare una cosa, nella mia famiglia il calcio è una passione condivisa. Mio padre gioca a calcio, anche lui come centrocampista, in una squadra locale”.

Domanda cattiva, ma d’obbligo: chi è più bravo tra voi due? Federico sorride e non risponde.

Cambiamo argomento, forse è meglio. Da quanto tempo giochi nella squadra dell’Ostiamare? “Sono ormai 3 anni che gioco a Ostia e posso aggiungere che mi trovo molto bene con i miei compagni di squadra, sia vecchi che nuovi. Sono molto contento del mio rapporto con il Mister, ci fa lavorare molto, ma ci da anche una grande motivazione e credo si stiano vedendo i risultati. Si, mi trovo veramente bene, a mio agio, e trovo che la tifoseria locale sia molto calorosa con noi, che in partita abbiamo bisogno di tutto il loro supporto. Peccato che proprio al nostro campo, lo Stella polare, la curva sia un po’ lontana: quando giochi, sentire i tifosi vicini, “ti da una carica”…..” .

I tifosi saranno contenti di sapere che vi aiutano con il loro sostegno. Puoi dirci qual è, secondo te, la tua qualità più grande come calciatore? “E’ difficile dirlo, forse lo dovrebbero dire gli altri. In ogni caso, se proprio devo definire una mia caratteristica, ritengo di essere un giocatore “caparbio”, ma non nel senso negativo del termine, forse è più corretto dire determinato: si, quando gioco la cosa che sento di più è una forte determinazione”.

E lo hai dimostrato con il tuo goal. Vuoi dirci qual è la cosa che più ti piace della tua professione? “Che vuoi di più dalla vita? Un Lucano? A parte gli scherzi, è la professione ideale per me: ti fanno giocare a calcio con degli ottimi giocatori, il tuo Mister sa il fatto suo, come in tutti i lavori ti pagano, hai la prospettiva, magari , di fare il salto di qualità e la speranza di arrivare in serie A”.

Speranza che, anche di recente, si è avverata per un tuo compagno di squadra. Ma non sarà tutto “rose e fiori”: ci sono degli aspetti negativi, c’è qualche cosa che ti pesa? “Certo, ed è una cosa della quale molti non si rendono conto: tra gli allenamenti, i ritiri, le trasferte…., rimane poco tempo per il resto, per gli amici, per la famiglia. Aggiungici lo studio….”.

Speriamo che le soddisfazioni ti ripaghino. A proposito di studio: come fai a gestire i tempi per la scuola e per il calcio?

“Non è facile, ma in qualche modo ci riesco. Frequento il quarto anno in un Istituto Tecnico a Roma, devo ammettere che la voglia di giocare a calcio spesso supera quella di studiare. Di solito riesco a fare entrambe le cose, l’unica difficoltà è quando ci fanno fare gli allenamenti di mattina e allora è difficile combinare le due cose, ma questo per fortuna avviene raramente. Certo, avere un diploma è importante, non si sa mai cosa ti succede nella vita, e per questo cerco di impegnarmi al massimo negli studi come nel calcio, ma ti ho già detto quale tra le due cose preferisco”.

Non è difficile crederti, ma come hai detto tu, non si sa mai cosa succede nella vita. Inoltre, oltre a studiare, c’è qualcosa che ti hanno insegnato a scuola che ti risulta utile anche in campo? “Sicuramente si, per mia natura sarei molto più impulsivo, ma a scuola ti insegnano ad essere più riflessivo, a pensare invece che agire d’impulso, e questo è molto importante quando fai un gioco di squadra.”

Federico, avremmo altre domande da farti, ma non vogliamo rubare altro tempo prezioso ai tuoi studi.

“Veramente, è meglio che mi metta a studiare un po’ di più, perché non vorrei avere delle brutte sorprese a fine anno. Vi saluto confessandovi quali sono gli obiettivi che mi pongo: per la fine di questo campionato altri 10 goal come quello di sabato scorso e per la fine dell’anno scolastico poter pubblicare la mia pagella sul sito senza vergogna!”

Al giovane Federico Gentile l’augurio che entrambe i suoi desideri si avverino…...


Nella foto: Federico Gentile con la maglia dell'Ostia Roma.