Vince soffrendo il Benevento di Papagni al cospetto di una Paganese tignosa ma troppo rinunciataria. Rispetto alla formazione tipo,Papagni ha proposto Imbriani dal primo minuto in luogo di Statela che all’ inizio si è accomodato in panchina. Atteggiamento prudente invece per Mister Capuano che spesso ha schierato 6 difensori rendendo impossibile la vita agli attaccanti giallorossi.
Capuano a centrocampo ingabbia la fonte di gioco Cejas con il falloso Caracciolo mentre Castaldo soffre i due marcatori Paganesi Taccola e Di Giosa. Il Benevento soffre la trama ed ha difficoltà ad impostare. Il direttore di gara ci mette del suo. Sin dalle prime battute, la giacca nera, dà la sensazione di non avere il controllo della situazione. Comunque, il Benevento fa la partita, colleziona tanti calci d’ angolo ma costruisce una sola palla-gol, fallita in maniera clamorosa da Palermo,a portiere oramai battuto. Infatti correva il minuto 34 quando Imbriani metteva al centro una palla che chiedeva solo di essere spinta in rete. Arrivava Palermo di gran carriera che andava troppo sicuro sul pallone e spediva altissimo sulla traversa. La ripresa cominciava con lo stesso copione del primo tempo. Il Benevento che spingeva e che restava rintanata nella sua metà campo. Si va avanti per tutta la ripresa tra gli atteggiamenti ostruzionistici della Paganese e la forza d’ animo dei giallorossi che in maniera confusionaria cercavano la rete del vantaggio. L’unico sussulto prima del gol liberatorio lo ha portato Tesser che con un diagonale colpiva il palo alla sinistra di Castelli oramai battuto. Quando lo zero a zero sembrava fosse acquisito, ecco lo spunto che ha portato in estasi il S. Colomba. Minuto 95: Gigi Castaldo al centro dell’area piccola paganese, smarcatosi, riceve su un piatto d’argento un pallone al bacio servitogli dall'impetuoso Sebastian Bueno dall’out sinistro. Super Gigi non deve far altro che appoggiarlo in rete. Lui è freddo, cinico, implacabile. Non sbaglia. Gol. 1-0. Palla al centro e triplice fischio finale.
Quella del Benevento è stata la vittoria del cuore e del coraggio, anche se la squadra di Papagni non ha giocato la sua migliore partita. L’ intero ambiente però, con la curva in testa a tutto, ha sostenuto e trascinato la squadra rendendo il S. Colomba una vera e propria bolgia. Vittoria sofferta, anche fortunosa, ma meritatissima. La Paganese ha impressionato per la sua organizzazione di gioco, ma è parsa davvero troppo rinunciataria. Gran derby anche sugli spalti, corretto e senza cori ostili. Tuttavia qualche stupido ha pensato bene, alla fine del match, di tirare pietre sulle auto beneventane in sosta presso lo stadio.Come si dice in questi casi, la mamma degli idioti è sempre incinta!
Giuseppe Carcea - www.calciopress.net