22.9.08
Berardi replica a Capuano: «Il gol? Non ho colpe» (Il Mattino).
Il portiere Castelli amareggiato: «Meritavamo il pari ma Castaldo ci ha puniti».
MICHELE DI MAINA Benevento. «No, non mi sento assolutamente colpevole per questa nostra assurda ed immeritatissima sconfitta». Lo dichiara Simone Berardi nel dopo-partita, respingendo quanto affermato da mister Ezio Capuano nella sala stampa dello stadio Santa Colomba. Infatti, pochi minuti prima l'allenatore della Paganese aveva rivelato di aver chiesto a Berardi di «attaccare il calciatore avversario portatore di palla, invece di arretrare», in occasione dell'azione della rete decisiva. «Sono estremamente amareggiato come i miei compagni di squadra, per un ko incredibilmente ingiusto - ribadisce Simone - Però mi considero esente da specifiche colpe su quel maledetto gol. A sostegno di quanto affermo, posso argomentare che la rete si è concretizzata dopo almeno altri tre tocchi del pallone successivi al cross; dunque un eventuale errore non è stato solo mio, ma chiaramente collettivo. Purtroppo resta la realtà di una gara compromessa da un singolo episodio, dopo una condotta tattica assolutamente perfetta. Infatti abbiamo imbrigliato la manovra del Benevento, non concedendogli spazi per esprimere il suo rilevante potenziale». Sconsolato il portiere Antonio Castelli, che è stato costretto a ritrovarsi davanti Gigi Castaldo, implacabile nella sua esecuzione: «Ho tentato l'intervento, ma da quella distanza così ravvicinata è molto difficile opporsi. Ho cercato la parata di istinto, non mi è riuscita; Castaldo ha conservato la necessaria freddezza per punirci fin troppo severamente, negandoci un pari più che legittimo». Fabrizio Caracciolo evidenzia i perfetti sincronismi fra i reparti, «per aver preparato nei minimi dettagli questa sfida che avevamo ormai condotto a conclusione esattamente come da programma. Stentiamo a commentare un risultato iniquo, che non ha premiato la nostra abilità nel controllare il match contro una compagine molto ben attrezzata. Ci dispiace per la nostra tifoseria, che ci ha seguito ed incitato con entusiasmo. E' un peccato aver vanificato un'ottima prestazione».