Il primo obiettivo è Califano che non trova spazio nel Perugia.
GIUSEPPE BOVE Pagani. Il bomber che non c'è: problema atavico che la Paganese si trascina dietro fin dai primi giorni di ritiro e che il tecnico Capuano ha imparato a nascondere attraverso l'organizzazione di gioco. Il bomber che non c'è e che presto arriverà: probabilmente proprio da Perugia (prossimo avversario degli azurrostellati), da quella grande corazzata che si concede il lusso di non utilizzare Gianni Califano, paganese doc, attaccante di razza, uomo d'area di rigore, pronto a vestire l'azzurrostellato a partire da gennaio. Il bomber che non c'è e che per il momento non preoccupa perché nel calcio totale applicato da Ezio Capuano han tutti la possibilità di andare a rete, di centrare il bersaglio. L'esigenza tattica resta, ma non è un motivo per disperarsi e ricercare con affanno una prima punta di spessore. C'è infatti la possibilità di attendere con pazienza la riapertura delle liste, di operare senza assilli: la classifica sorride alla Paganese ed i gol, che tutti si aspettavano magari da Di Cosmo, da Mendil, da Ferrero (che poi ha rescisso perché non all'altezza del progetto azzurrostellato) sono comunque arrivati ed han portato risultati importanti e stabilità in graduatoria. Appena due sono stati realizzati dal ventenne Fabrizio Lasagna, giovanissimo centravanti di proprietà del Catania (alla prima giornata col Foligno ed alla terza con la Pistoiese), gli altri sei li han firmati centrocampisti e difensori: l'esterno destro Antonio Esposito contro il Potenza, il centrale di difesa Taccola a Gallipoli, il fantasista Ivan Tisci a Taranto, il terzino Bacchi ed il metronomo Caracciolo (doppietta per lui) nell'ultima gara contro la Virtus Lanciano. Non c'è una prima punta classica, un attaccante di riferimento, da dieci o più gol a stagione: arriverà a gennaio molto probabilmente ed allora si potrà sognare anche qualcosa in più di una semplice salvezza.
Il Mattino