
ANTONIO DI MARTINO Cava de’ Tirreni. Le prove generali fatte al «Santa Colomba» di Benevento hanno dimostrato che il gruppo aquilotto a disposizione di Andrea Camplone, pur in emergenza per le assenze forzate di alcuni titolari, ha le carte in regola per puntare a vincere il derby del Marcello Torre. Contro la Paganese dell'ex tecnico dei metelliani Eziolino Capuano i biancoblù puntano a conquistare i tre punti. Non nascondono l'obiettivo né il patron Fariello né Camplone (a destra)). «Questa squadra ha solo margini di miglioramento - carica l'ambiente il numero uno della società di via Balzico - Vedo i ragazzi crescere giorno dopo giorno e questo mi fa ben sperare per questa stagione. A Benevento, pur tenendo presente la forza e la voglia degli stregoni messa in campo, mi hanno esaltato alcune nostre giocate». In particolare i gol di Nazzareno Tarantino (a sinistra). L'attaccante originario di Benevento è stato il mattatore del match del Santa Colomba. Ma ora è chiamato a cancellare anche in campionato lo 0 dalla casella dei gol realizzati. «Mi sento bene e questo momento arriverà prima o poi. Mi auguro - sottolinea il calciatore che il prossimo 4 gennaio spegnerà ventinove candeline - che questo accada al più presto possibile. Magari già domenica a Pagani. Mercoledì scorso anche se in coppa Italia sono stato fortunato perché su entrambe le conclusioni ho trovato la via del gol. È stata una bella emozione anche se ho preferito non esultare viste le mie origini sannitiche». Nazzareno pare proprio aver trovato il giusto equilibrio psicofisico. E ora più che mai. Da un paio di mesi era alla ricerca di un appartamento nel quale ospitare la sua piccola famiglia lasciata nel frattempo in Lucchesia. Da qualche giorno quella casa l'ha trovata, nel rione Sala, e subito ha chiamato al suo fianco la moglie Irene e la biondissima figlioletta di due anni e mezzo Camilla. «Vivere lontano dai propri cari non è la cosa più bella del mondo - ammette Tarantino - Ma questo è un destino che spesso noi calciatori dobbiamo sopportare. Ora però saranno mia moglie e mia figlia i miei primi tifosi la domenica sugli spalti. Devo far bene anche per loro». Una promessa che si sente di mantenere Nazzareno. «Con mister Camplone ho ricevuto stima, considerazione e una libertà di movimento in campo che sono un grande incentivo a migliorare sempre. Il suo 4-3-3 è un po' diverso dagli altri finora praticati. In questo modulo c'è più libertà di movimento per uno come me al quale piace puntare l'uomo, provare ad andarsene in dribbling e, magari, chiudere l'azione con un bel tiro nello specchio della porta avversaria». Intanto ieri mattina allenamento al Simonetta Lamberti per il team biancoblù. Lavoro defaticante per i reduci di Benevento. Questa mattina la truppa si trasferirà a Palma Campania per l'ultima seduta di allenamento. Domani pomeriggio prevista la rifinitura nello stadio amico.
Il Mattino