Taranto, si cambia. Di necessità, virtù: le recenti defezioni nell’organico ionico sembrano al momento vincolare l’opzione sul modulo che la squadra di Franco Dellisanti adotterà nel confronto con la Paganese dell’ex Eziolino Capuano. Non una mera questione di numeri, quindi, ma il Taranto di scena domani pomeriggio subirà le inevitabili metamorfosi, già intuite nel corso del test ufficiale di giovedì. La perdita per cinque mesi del promettente Andrea Paolucci (operato con successo mercoledì scorso ai legamenti del ginocchio destro) stimolerà uno sorta di mini- rivoluzione a centrocampo: Dellisanti è conscio delle peculiarità del mediano di proprietà della Fiorentina, del suo modo di contribuire alla manovra coniugando quantità (recupero di palloni e geometrie) a qualità (visione, suggerimenti per i colleghi avanzati e propensione al tiro).
Ad ammetterlo è stato lo stesso allenatore ionico: “Paolucci è un giocatore importate, abbiamo subito una grossa perdita, oltre il discorso morale. Però una squadra che dovrebbe fare del collettivo la sua arma migliore saprà sopperire anche a questa mancanza”.
Sintomatico il passaggio dal 4-1-4-1 al classico 4-4-2, impiegato in corso d’opera nelle recenti esibizioni con Pescara e Ternana, e foriero di un’inversione di tendenza della gara: contro gli adriatici, l’inserimento di una seconda punta effettiva ha fatto pervenire al pareggio, a Terni si è addirittura vinto. Semmai la novità sarebbe nella cronologia: a parte nella gara d’esordio, sfortunata, contro la Juve Stabia, il Taranto non era mai partito dal primo minuto con il suddetto sistema di gioco. La mentalità offensiva appartenente alla squadra rossoblu non sarà però intaccata: secondo l’opinione di Dellisanti, quella che si attende allo Iacovone, ancora una volta a porte chiuse per i lavori di adeguamento, appare come una Paganese che potrebbe arroccarsi in difesa, sfruttando l’arma del contropiede.
“Sono convinto che la Paganese interpreterà al massimo la partita sotto l’aspetto della fase difensiva- ha confidato il trainer- Credo che troveremo tanti giocatori dietro la linea della palla, dediti a qualche ripartenza”. “Quando si riscontra un simile atteggiamento nell’avversario- Dellisanti scende nei dettagli- occorre incentivare il gioco sulle fasce laterali per stanare i varchi. Non è efficace agire centralmente. C’è bisogno di avere giocatori che, sulle corsie, possano offrire un contributo per la fase offensiva”. La storia recente insegna: le formazioni di Capuano sono sempre uscite indenni dal territorio ionico, l’esempio del pareggio ottenuto della sua Juve Stabia nel torneo scorso è ancora vivo. Mai abbassare la guardia ma nemmeno attaccare costantemente e senza criterio: il credo del tecnico sangiorgese è limpido, occorrerà individuare con certosina pazienza l’attimo propizio ed i varchi giusti nelle presunte barricate degli azzurrostellati. Il Taranto deve avere molta pazienza- catechizza Dellisanti, il cui bilancio personale nei confronti del collega salernitano è nettamente positivo- Dobbiamo cercare gli spazi giusti e colpire al momento opportuno, senza attaccare a testa bassa, altrimenti concediamo il contropiede. La fase offensiva va interpretata con giudizio”.
Dellisanti predica il dinamismo sulle fasce, a sostegno della fase offensiva. Considerando una linea nevralgica a quattro, i ruoli di laterali rispettivamente destro e sinistro saranno appannaggio, come consuetudine, di Cazzola e Micco: gente pronta alla progressione, al cross, anche alla conclusione a rete. Non è escluso un avvicendamento, però, sugli stessi esterni di centrocampo: giovedì pomeriggio, Dellisanti ha rodato Carrozza sull’out mancino. Quest’ultimo risulta piuttosto rapido ma meno prodigo alla copertura rispetto a Micco: l’unico dilemma sarebbe rappresentato dallo sbilanciare eccessivamente la squadra. In mediana è scontato che agiranno Shala e Giorgino, il quale abbandonerà il suo compito di collante davanti alla retroguardia. Difesa che resta immutata: nonostante i recuperi graduali di Faraon e Barasso, Nordi viaggia verso la riconferma, così come D’Alterio e Prosperi proteggeranno i lati destro e sinistro, mentre capitan Pastore sarà regolarmente schierato al centro in tandem con Migliaccio. Per quel che concerne l’attacco, un altro forfait, quello di Dionigi, dedito per tutta la settimana ad allenamenti scarni a causa di un indurimento al polpaccio, regalerà un’occasione alla coppia formata da Marolda e Caturano. Esordiranno dal 1’, dopo aver disputato insieme parte della ripresa contro la Ternana: in tale circostanza, il giovanissimo attaccante di Scampia sfiorò per ben due volte la rete del raddoppio. Ha acquistato fiducia nei propri mezzi anche Marolda, che proprio contro gli umbri ha timbrato il suo primo sigillo in Prima Divisione.
Alessandra Cartino