3.11.08

Perugia, una domenica da cani (Il Messaggero).



Due clamorosi errori difensivi, un gol-fantasma e un rigore negato.

di MICHELE MILLETTI

PAGANI - Stadio Torre di Pagani, trentacinquemila anime tra Napoli e Salerno. Uno striscione recita: "Città di santi, artisti e mercanti". Delle tre, non si hanno prove certe a riguardo dei mercanti. Perchè di sicuro ieri di artisti e santi se ne sono visti: Eziolino Capuano, tecnico della Paganese, un autentico artista nel "suonare" il Perugia ogni volta che ne incontra i destini, e il Grifo stesso in versione "santo" ma per la Paganese. Due "miracoli" difensivi nel giro di mezzora, ed ennesimo ritorno con le ossa rotte dalla Campania. Una sconfitta sciocca, maturata su due errori difensivi clamorosi ed evitabili. Frutto appunto di trenta minuti di black out e, cosa ancora più incomprensibile, dopo un primo tempo non certo strabiliante ma sicuramente buono. Quali strascichi avrà portato questo ritorno alla sconfitta, lo si scoprirà solo domenica prossima al Curi col Foggia.
Pronti via ed i grifoni mostrano di aver ben inteso Sarri, il cui diktat alla vigilia era stato «mentalità da battaglia». Perugia compatto, calato nel contesto di un match tutto muscoli e concentrazione, contro un avversario che ben presto rinuncia a fare la partita per starsene rintanato nella propria metà campo e ripartire poi in contropiede. Tre minuti però, ed una prima avvisaglia di ciò che succederà poi si materializza: Benassi svirgola una presa alta, porta vuota e Zoppetti rimedia in corner. Brivido iniziale, ma il Perugia cresce col passare dei minuti. I grifoni si fanno vedere al 10' con uno slalom di Mazzeo, chiuso da Chiavaro proprio quando si era liberato sul sinistro. Sulle fasce gli uomini di Sarri non riescono a trovare l'acuto, specie a sinistra dove Cutolo pare non essere in giornata anche perchè evidentemente non al meglio della condizione. Le giocate migliori partono da Mazzeo e Gatti. Prima (22') dai piedi del regista di Passignano arriva l'imbeccata giusta per Boldrini: cross ma Ercolano non ci arriva. Poi (35') l'intuizione giusta per Cutolo ce l'ha Mazzeo ma l'ex Taranto si fa anticipare in angolo. Ripresa, ed ecco il patatrac. Neanche un minuto e su rilancio lungo di Pantanelli Cudini e Zoppetti si fanno "fregare" del neo entrato De Cosmo, Benassi è in ritardo in uscita e lo stesso attaccante di testa lo anticipa con la palla che rotola in fondo al sacco. I grifoni si guardano allibiti, la difficoltà in cui sono piombati è evidente e tempo mezzora subiscono il secondo gol: nuovo errore difensivo su un rilancio della difesa di casa, la retoguardia biancorossa non "sale" compatta, Cudini sbaglia l'intervento e ancora Di Cosmo vola indisturbato verso Benassi trafiggendolo stavolta imparabilmente. E' il 32' e la frittata a questo punto è fatta davvero. Il Perugia si riversa nella metà campo della Paganese, Pantanelli dice di no a Mazzeo con uno splendido intervento prima di arrendersi ad un'inzuccata dello stesso attaccante biancorosso dal corner successivo (42'). La rete biancorossa scatena le polemiche della squadra di casa, ma per arbitro e guardalinee Pantanelli ha respinto il colpo di testa di Mazzeo oltre la linea di porta. Un altro paio di minuti e Taccola sottrae platealmente con la mano una palla in area a Cutolo, ma per l'arbirtro l'attaccante perugino ha commesso un fallo che le stesse immagini tv dimostreranno inesistenti. Fischio finale, Covarelli scurissimo in volto abbandona lo stadio: «Due battute? Meglio di no, meglio che oggi me ne stia zitto». E il bello, ani il brutto, della faccenda è che il Perugia da queste parti dovrà tornarci altre quattro volte, dopo due sconfitte nelle prime due uscite. Sterzare è d'obbligo.