15.12.08
Errori e sfortuna, la Paganese affonda in Toscana.
GIORGIO MELANI Arezzo. La sfida tra le seconde guide la vince Di Stefano. Per Arezzo-Paganese, curiosamente squalificati entrambi i tecnici titolari: Cari e Capuano si sono goduti lo spettacolo dalla tribuna. Cari, dopo aver fatto pretattica e «minacciato» di schierare la seconda punta Baclet, si affida al detto «squadra che vince non si cambia» e ripropone la formazione vittoriosa con Benevento e Crotone. Dalla parte opposta, Pepe manda in campo l'undici annunciato con gli ex Caracciolo e Stentardo a centrocampo, Tisci trequartista e Mendil unica punta. Lo schieramento ospite, sin dai primi minuti, impedisce alla mediana amaranto di ragionare e giocare palla a terra. I ragazzi di Cari provano così ad affidarsi ai lanci lunghi e alle palle da fermo. Proprio da una punizione dalla trequarti sinistra, arriva il primo pericolo per la porta campana. Minuto 8: Bondi calcia tagliato, la difesa azzurra si dimentica Terra che colpisce indisturbato di testa. La sua conclusione, però, è debole e Pantanelli para. L'Arezzo continua a pressare e, quattro giri d'orologio dopo, ha l'occasione per dare la svolta al match. Lauria serve in profondità Croce che entra in area e crossa, Chiavaro tocca la palla con la mano e per l'arbitro Coccia è rigore. Va sul dischetto Martinetti che si fa parare la conclusione da Pantanelli. La panchina azzurra esulta, anche Capuano in tribuna gioisce, scatenando l'ira dei tifosi di casa. Dopo attimi di concitazione, il tecnico, scortato dai suoi dirigenti e dagli steward dello stadio, è costretto a cambiare postazione. Nel frattempo, la Paganese prova a farsi vedere dalle parti di Paoletti con una punizione dal limite di De Giosa che non crea il minimo problema al numero uno aretino. La sfida prosegue con lo stesso copione fino al 46', quando Lauria decide di far saltare il bunker di Capuano. Bondi batte un calcio d'angolo, saltano tutti i «giganti» in mezzo all'area ma a colpire la palla è il «piccoletto» della compagnia che manda la sfera nell'angolino basso, dove Pantanelli non può arrivare. La partita, di fatto, si decide con questo episodio: la Paganese non ha la forza necessaria per recuperare lo svantaggio. Capuano prova a giocare ad inizio ripresa la carta Iraci ma è costretto a scoprirsi. L'Arezzo trova gli spazi, va a nozze in contropiede e, all'8' raddoppia con Martinetti. L'azione si sviluppa sulla destra, Matute serve in area la punta amaranto che tira a botta sicura con Pantanelli in uscita. Il portiere ospite, per valore due spanne sopra i compagni, respinge la conclusione ma la palla sbatte sul palo e torna sulla testa di Martinetti che, con un tocco semplice semplice, la spinge in fondo al sacco. 2-0 e titoli di coda che scorrono. Inizia il valzer di sostituzioni fra i padroni di casa, entrano Togni e Baclet al posto dei goleador Lauria e Martinetti. L'Arezzo tira i remi in barca, comincia a «giochicchiare» e permette alla Paganese di arrivare al tiro. La conclusione è di Iraci, la respinta è di Paoletti che così segnala la sua presenza sul rettangolo di gioco. Quando ormai si aspetta il fischio finale arriva per Capuano la pugnalata dell'ex pupillo Baclet che, in contropiede, sigla il 3-0. Dopo 5 minuti di recupero il positivo arbitro Coccia, agli esordi in categoria, fischia la fine.
Il Mattino