19.12.08
La Lega ordina: Paganese-Juve Stabia si gioca in Toscana, ma manca l'ufficialità.
Amaro commento di Trapani: «Siamo nel caos totale».
GIUSEPPE BOVE Pagani.Passerà alla storia come il derby dell'impossibile, dell'assurdo. Prima il Casms aveva deciso di chiudere lo stadio Marcello Torre, poi il Prefetto di Salerno aveva addirittura rinviato la gara per inagibilità dell'impianto sportivo paganese, infine è intervenuta la Lega Calcio nella mattinata di ieri: si gioca a Figline Val d'Arno in provincia di Firenze, oltre 500 chilometri più a nord di Pagani a porte chiuse. Questo il diktat del presidente Macalli per «salvaguardare - questa la spiegazione fornita - la regolarità del campionato». Le reazioni sono state veementi ed immediate: «Ormai la misura è colma. Siamo frastornati - ha spiegato nel primo pomeriggio di ieri il presidente Raffaele Trapani - Da una parte c'è l'ordinanza prefettizia che parla di rinvio, dall'altra c'è la Lega che avrebbe deciso di far giocare la gara in campo neutro». Avrebbe, perché il condizionale è d'obbligo in una faccenda che assume sempre più i contorni di una barzelletta. Perché fino alle ore 21 di ieri sera nessuna comunicazione ufficiale è arrivata dagli uffici della Lega di Firenze. Che avrebbe quantomeno permesso di organizzare in fretta e furia la trasferta e tutta la questione legata alla logistica (albergo e ritiro da prenotare, modalità per gli accrediti da stabilire). Si gioca o non si gioca? Resta ancora un mistero: così come l'ipotesi molto accreditata di Figline Val d'Arno che aveva mandato su tutte le furie il primo cittadino Alberico Gambino. Al punto tale da spingerlo a ricontattare la questura di Salerno nel tentativo (estremo) di rimediare in un modo: «Come? Aprendo il Torre ai soli abbonati. Qualsiasi altra decisione avrebbe del clamoroso e del vergognoso per la città di Pagani e per lo sport in generale. Chi di competenza, ed è chiaro che mi riferisco a Macalli, non fa rispettare le regole ed invoglia così tutti gli altri a non rispettarle. Niente da ridire contro la Juve Stabia - tiene a precisare Gambino - ma di questo passo si falsa il campionato». Quasi sconsolato il commento in tarda serata del presidente Trapani: «Una confusione totale, sono senza parole. La voglia di restare in questo calcio mi sta passando: sembra davvero di essere in terza categoria. Il mercoledì ti comunicano che non si gioca, il giovedì vorrebbero mandarti a 500 chilometri lontano da casa, manco avessimo il campo squalificato, giustificandola come salvaguardia della regolarità. Siamo veramente arrivati all'assurdo». E la Juve Stabia? È restata a guardare, ancor più incredula di quanto stia accadendo, vittima di un rincorrersi di notizie da far girar la testa: «Per quanto ci riguarda - spiega il responsabile della comunicazione - dovremmo addirittura giocare a Pagani a porte aperte. Perché in società non è arrivata alcuna comunicazione né dal Casms, né dal Prefetto di Salerno, né in ultima analisi dalla Lega».
Il Mattino