Vanin: "Il Sorrento è tornato in corsa"
GIANNI SINISCALCHI Sorrento. «Ora è il momento di dare continuità ai nostri risultati positivi», dice Ronaldo Vanin, protagonista nel bene e nel male della vittoria casalinga contro il Pescara. C’è già la Paganese nella testa del bravo cursore rossonero e dei suoi compagni. «Ci aspetta un’altra partita difficile. A parte l’aria del derby, la Paganese ha 17 punti come noi e sarà quasi uno spareggio perché, in caso di vittoria, si potrebbe fare un balzo verso l’alta classifica». Vanin è doppiamente felice per il ritorno alla vittoria del Sorrento, che aveva ottenuto il suo ultimo successo il 26 ottobre scorso sulla Cavese. Il suo autogol, con cui il Pescara aveva segnato il provvisorio pareggio alla fine del primo tempo, ha rischiato di rovinargli la domenica. «Ora - spiega - posso quasi sorridere per quanto è accaduto. In mischia, ho anticipato Botticella in uscita e ho infilato la nostra porta, per una serie di circostanze sfortunate. Un insegnamento per il futuro: la prossima volta spedirò il pallone in tribuna senza pensarci sopra. Comunque, abbiamo dato seguito al pareggio di Crotone, vincendo per 3-1 una partita in cui abbiamo fatto noi i quattro gol. Ed anche in chiave personale posso ritenermi soddisfatto. Ho giocato una buona partita, il mio assist per la rete di Biancone compensa l’incertezza dell’autogol». I sorrisi di Vanin, ragazzo serio e di poche parole, manifestano la rinnovata fiducia dal Sorrento, anche perché la vittoria sul Pescara porta il timbro di Ripa, il bomber ritrovato con due gol nelle ultime due partite. «Siamo contenti per lui - dice Vanin - perché ha sofferto durante i tre mesi di stop causati dall’infortunio di agosto. Anch’io ho saltato per un infortunio qualche partita in avvio di campionato e so cosa vuole dire un periodo di inattività. Il recupero di Ripa è prezioso, c’è un altro attaccante da aggiungere a Giampaolo, Biancone e Myrtaj, che sono altrettanto bravi». Venticinque anni, brasiliano, Vanin ha tirato i primi calci nelle giovanili del San Paolo con il milanista Kakà e il romanista Baptista, ma tutta la sua carriera da professionista è maturata in Italia, tra Torino, Perugia, Avellino, Benevento, Catanzaro e Manfredonia. Questa è la sua seconda stagione a Sorrento, la soddisfazione di essere uno dei sei confermati della scorsa C1. Simonelli lo sta impiegando sia come esterno difensivo nel 4-4-2 che come cursore di centrocampo nel 3-5-2. «Per me - assicura Vanin - vanno bene entrambi i ruoli, mi rimetto alle scelte del nostro allenatore con cui, tra l’altro, io e miei compagni abbiamo un rapporto eccellente. L’unica cosa che conta è ottenere i risultati giusti. I presidenti Gambardella e Castellano hanno allestito una squadra più forte della scorsa stagione e, quindi, bisogna migliorare la nostra classifica. Le sconfitte con Juve Stabia e Gallipoli hanno determinato un momento difficile che, però, ci ha temprato sul piano psicologico. Fa morale, per il momento, l’uscita dalla zona play out, ma non dobbiamo sentirci appagati. Dobbiamo migliorare nei risultati anche perché la classifica è corta e si può risalire verso l’alta quota. La trasferta di Pagani sarà un test importante».
Il Mattino