23.12.08

Prima Divisione al giro di boa.

Nessuna in fuga, nessuna spacciata. Una cosa abbastanza inusuale per questo girone dove di solito, a metà del campionato, si riesce a dare una maggior lettura di quanto si andrà a vivere nel ritorno. Bene, anzi benissimo, il Gallipoli di mister Giannini. Che dopo le (dis)avventure di Massa sta confermandosi allenatore di tutto rispetto, con i giallorossi in testa alla graduatoria. Bene anche Arezzo, Crotone e Benevento, come nelle aspettative di inizio campionato. Tre compagini che fanno dell’attacco la loro arma migliore, con giocatori di categoria che tra conferme e sorprese stanno facendo molto bene. Su tutti Clemente (Benevento) e Baclet (Arezzo), seguiti dal duo Ginestra e Di Gennaro.

Chi sin qui ha deluso, e molto, è la Juve Stabia. Una formazione che, sebbene annoveri tra le propria fila giocatori di tutto rispetto, non è riuscita a far valere il proprio potenziale. Il cambio di panchina Costantini-Morgia non ha portato i risultati sperati. Anzi, si è arrivati addirittura all’aggressione di alcuni tesserati da parte di (pseudo) tifosi, che ha portato ancora più confusione nel marasma generale. Anche alcune prese di posizione da parte di Cams e Osservatorio hanno finito per penalizzare le “Vespe” di Castellammare. Non ultima la decisione di rinviare la gara con la Paganese, che terrà orfana di questo risultato la graduatoria del girone di andata. Sarà ora compito di mister Bonetti risollevare le sorti di questa squadra.

Ma non è solo la Juve Stabia ad aver tradito le aspettative. Anche la Pistoiese non ha saputo offrire gioie particolari ai propri tifosi. La squadra del presidente Braccialini non ha convinto sin dalla fase di costruzione. La partenza di Motta (non rimpiazzata con l'arrivo di un giocatore di spessore), la decisione di dare la guida tecnica a Roberto Miggiano (alle prime esperienze in Prima Divisione) e i troppi ruomors all’interno della società, hanno impedito agli “Orange” di rialzare la testa dopo la disastrosa stagione passata. Chi non è riuscito a bissare le prestazioni della scorsa stagione è il Foligno. I “Falchetti” sembrano sempre più proiettati verso il fondo della classifica e l’organico a disposizione di mister Indiani appare da rafforzare. Ora il tecnico in grado di salvare la squadra c’è, manca qualche giocatore, e se la società saprà operare bene nel mercato di gennaio allora gli umbri potrebbero tornare a soffrire meno.

A proposito di umbre, dobbiamo segnalare il campionato altalenante del Perugia, incapace di dare una continuità di base ai propri risultati, e quello invece in chiaroscuro (più scuro che chiaro) della Ternana. I rossoverdi si trovano a sole due lunghezze dalla zona play out, la stessa da cui si salvarono lo scorso campionato all’ultima giornata. Non ha portato i frutti sperati l’operazione Riganò e la piazza di Terni, sempre vicina ai propri colori, sembra non aver ancora “fatto pace” con la società, con il conseguente distacco di gran parte dei sostenitori dalle “Fere”. Male anche il Taranto del presidente Blasi che, sebbene sia partito con minori ambizioni, non è riuscito sino ad ora a coinvolgere la città e i tifosi nel proprio progetto.

Discorso a parte per Cavese, Real Marcianise, Paganese e Pescara. Ottimo il girone di andata dei “Blufoncè”, che stazionano nelle parti alte della classifica e contano di restarci sino alla fine. Bene anche i gialloverdi di mister Fusi, che stanno proponendo un buon gioco e facendo punti salvezza, mettendo in difficoltà squadre molto più blasonate. Bene anche la Paganese che, con una gara in meno, resta ancorata in una zona di classifica abbastanza tranquilla. Per quanto riguarda il Pescara ci vorrebbe un capitolo a parte. La società è stata dichiarata fallita alcuni giorni addietro, e per quanto la barca sia tenuta a galla da alcuni interventi da parte di imprenditori della zona, si rischia il naufragio ad ogni levata di vento. La speranza è che il calcio a Pescara non scompaia del tutto. Di contro, però, non si può assistere ogni anno a questo tipo di querelle che non lasciano pace ai sostenitori del “Delfino”. Il tutto a discapito della città di Pescara, ma anche del campionato stesso.

Stefano Cordeschi – www.calciopress.net