PAGANI - Arriva la prima vittoria del 2009, che coincide con il ritorno al successo esterno, cosa che è capitata solo a Taranto in questa stagione. Portano ancora fortuna le telecamere di Rai Sport, infatti anche l'anno scorso la trasferta di Verona, seguita dalle telecamere della tv nazionale, coincise con il primo punto esterno della banda Chiappini. Questa volta la vittoria è doppia: la Paganese ha sconfitto una diretta avversaria per le zone basse della classifica, allontanandola di 11 punti e scongiurando almeno lo spettro della retrocessione diretta. Capuano ha di che sorridere, a partire dalla vittoria finendo con l'immensa prestazione dei suoi ragazzi, dal primo all'ultimo. Privo di De Giosa ed Imparato, trova in Astarita e Chiavaro i due difensori perfetti al fianco del sempreverde Taccola che, a 38 anni suonati, duella ancora come un ragazzino con gli attaccanti che gli si fanno sotto (vedi Dal Rio ieri sera), con le buone e con le cattive. Un pacchetto difensivo che dà sicurezza al sempre più sicuro Pantanelli, che si è riscattato dalle prestazioni incerte delle ultime uscite. A centrocampo non si fa mancare proprio niente il tecnico. Nell'undici iniziale c'è la rocciosità di Caracciolo, la foga agonistica di Berardi e lo spirito di sacrificio di Esposito, accompagnati dalla giovinezza di Iraci e Cucciniello. Questi ultimi due restano però negli spogliatoi a fine primo tempo, lasciando il posto a Capodaglio e Bacchi: non c'è stata mossa più azzeccata di questa. Il gol che ha deciso la gara porta la firma di Esposito, ad inizio ripresa, passato da pochi secondi sull'out destro. Il fantasista napoletano raccoglie di controbalzo un cross al bacio dalla sinistra di Bacchi, che fa valere la sua freschezza contro Di Berardino. Sia Bacchi che Capodaglio saranno determinanti per il successo. L'attacco ha bisogno invece della prima punta. Fanasca e Lasagna si muovono bene, fin troppo, ma nessuno dei due ha le caratteristiche dell'attaccante che fa salire la squadra, che si fa trovare pronto a metterla dentro facendo valere la sua forza fisica. I due là davanti hanno le movenze giuste di chi gioca da supporto ad una punta; i loro movimenti sarebbero inviti a nozze per qualsiasi prima punta. Ora la palla passa alla società, che nonostante le difficoltà, dovrà provvedere a mettere a disposizione del mister la pedina mancante nello scacchiere azzurrostellato. Ci saranno due settimane per lavorare, si sfrutterà la pausa di domenica per recuperare il tempo perso in queste ultime due settimane, in cui la Paganese è stata impegnata in un vero e proprio tour de force. Tanti i nomi, pochi i fatti. Le risposte che la squadra ha dato sul campo lasciano presagire ad un girone di ritorno più roseo se si risolve questo nodo-attaccante. Nel girone di ritorno, la Paganese dovrà giocare gli scontri diretti quasi tutti lontano dalle mure amiche, Taranto escluso. Si andrà a Perugia, Sorrento, Castellammare, Lanciano, piazze e squadre molto più organizzate di Pistoia, ma alla Paganese basta avere fiducia nei propri mezzi, proprio come è capitato ieri sera contro gli arancioni. Chi parte bene, è già a metà dell'opera.
Danilo Sorrentino - www.tuttalac.it