30.1.09

A muso duro (da paganese.it)

Stavolta vorrei essere buono perché la vittoria di Pistoia ha addolcito anche me, perché il Presidente Trapani sta cercando comunque di completare l’organico, perché è ora di essere tutti compatti e pronti a tifare per la permanenza in C1, perché ci sono nuovi soci, perché la tifoseria è mobilitata per dare il giusto apporto alla società che ha bisogno di capitali freschi (?). UHMMM… Forse è quest’ultima la nota dolente, il classico pelo nell’uovo che però ti scompagina tutto quanto di buono detto o fatto in precedenza. Al di là dei sorrisini e degli sfottò provenienti da ogni dove per la questua, quasi da parrocchia, c’è il problema del risultato che la stessa raccolta potrà ottenere. A pensare alle precedenti esperienze di raccolte del genere spero che la società non si aspetti molto dalla raccolta fondi pro Paganese, sebbene l’apporto di tutti sarebbe auspicabile a causa dell’onerosità che la gestione di un campionato di C1 comporta. Il tifoso paganese, bravissimo nel criticare e abilissimo nell’elaborare campagne acquisti e formazioni è anche notoriamente avaro, non di affetto, giammai, ma di danaro. E così che quasi tutti i predecessori di Raffaele Trapani si sono arricchiti di pacche sulle spalle e critiche in grosse quantità. Certo si dirà e tutti quelli che vanno allo stadio o comprano l’abbonamento non contribuiscono? E i tifosi organizzati non danno il loro apporto di soldi e passione? Le risposte affermative sono scontate, ciò che non è scontato è l’indifferenza della massa dei cittadini. Anche se criticabile l’atteggiamento che vede solo nel calcio “lo sport”, è pur vero che finché il calcio rimarrà il gioco più popolare è da stupidi non sfruttarne tutte le potenzialità per promuovere la propria città e tutte le attività commerciali e culturali che può offrire. E’ auspicabile una crescita di tutto l’ambiente, una maturità che purtroppo non riusciamo a raggiungere e l’episodio accaduto prima della gara con la Juve Stabia sta a dimostrarlo. Non è questo il momento di fare demagogia e dire cose scontate che troverebbero tutti d’accordo nelle intenzioni, ma nessuno pronto a metterle in pratica, ma vi invito a riflettere. Pagani ha una storia che il calcio potrebbe aiutare a ricordare, ha un popolo antico che dovrebbe cominciare a guardare al futuro, ha una squadra di calcio che potrebbe essere un trampolino di lancio. Meditate.

L'Alchimista