22.1.09

A muso duro.

Due punti in due partite giocate tra le mura amiche per una squadra che ha giocato e bene fa crescere il rammarico per la mancanza di un vero attaccante nella rosa azzurrostellata. I motivi di questa assenza che non sembra trovare soluzione, li conosciamo tutti: mancanza di fondi, di danaro fresco da poter investire. Un problema che rispecchia il momento di grave crisi dell'intera Italia e al quale la Paganese non si è sottratta. Quindi, per quanto ce ne potremo rammaricare, una conclusione positiva al problema sembra al di là da venire. Da tifoso faccio il tifo affinché all'ultimo momento Trapani e D'Eboli riescano a cacciare dal cilindro l'ennesima sorpresa. E proprio da tifoso mi vorrei vestire per capire come mai in un momento di difficoltà e di travaglio così particolare, chi sventola le bandiere e urla cori d'incoraggiamento decide di far mancare il proprio apporto alla società. Il "mestiere" del tifoso a volte imporrebbe delle riflessioni. La protesta per la mancata riapertura della curva sarà anche giusta, ma perché penalizzare la società nel momento del bisogno? Questo interrogativo non troverà risposte convincenti, ma solo giustificazioni. Se chi sbaglia è l'istituzione perché danneggiare anche economicamente la società? Se i tifosi avessero protestato perché la società non aveva ancora provveduto a comprare un attaccante avrei capito. La legittima aspirazione del tifoso è comunque vedere giocare un undici completo per il quale spesso ha anche comprato l'abbonamento, ma in questo momento le aspirazioni ed il raziocinio dovevano fare posto alle ragioni del cuore.

L'Alchimista - paganese.it