Con la ripresa del campionato, parte "A muso duro", nuova rubrica di Paganese.it. Buona lettura !!
Difficile trovare una sola chiave di lettura a questo girone d'andata della Paganese. Difficile capire quali siano le basi di partenza di questa stagione azzurro stellata. Impossibile fare una previsione su un possibile piazzamento finale in questo torneo. Gli indici di difficoltà rispetto alla passata stagione sono aumentati e, seppure tra alti e bassi, l'organico a disposizione di Eziolino Capuano ha dimostrato di poter lottare per una permanenza tranquilla in C1. Obiettivo questo dichiarato dalla dirigenza azzurro stellata, ma che in estate aveva più di una volta stimolato la fantasia dei tifosi facendo circolare nomi altisonanti che ben poco si abbinavano alla "permanenza tranquilla". Abile operazione di marketing ? Ciò che oggi risulta estremamente complicato è commentare e elaborare anche il più semplice ragionamento considerando che non sappiamo da domenica prossima che squadra vedremo in campo. Risulta difficile pensare ad "undici leoni" quando tre o quattro calciatori titolari termineranno la stagione altrove. E allora le considerazioni da fare e gli argomenti su cui riflettere sono altri. L'entusiasmo di inizio stagione è andato scemando progressivamente e a nulla sono valsi risultati anche di un certo rilievo con un gioco che a tratti ha anche divertito.
Forse il Presidente Trapani è più realista del Re e sta facendo di conto per terminare la stagione, ma senza volergli fare i conti in tasca, mi piacerebbe sapere perché allora manifestare ai quattro venti l'intenzione di rafforzare l'attacco ed il centrocampo durante tutto il mese di novembre e poi scoprire sotto l'albero che i soldini per i regali erano finiti. Le belle parole che tutto lo staff dirigenziale continuamente ci propina sull'organizzazione della società e sulla acutezza e sulla ponderatezza degli acquisti contrasta palesemente con le rivoluzioni copernicane di ogni inizio stagione che a volte non ci consentono nemmeno di ricordare i nomi dei calciatori. Forse a dispetto di quanto scritto all'inizio l'unica chiave di lettura di questa stagione era l'affrontare un vero e proprio esame di maturità al cospetto dei tifosi, senza dare false speranze a chi segue con entusiasmo le sorti della Paganese (le sofferenze i tifosi le "capiscono"). Un esame di maturità nei confronti di chi osserva quanto accade nei rettangoli di gioco, nei confronti degli ospiti. Un esame nell'essere società di calcio e nella ricerca della vera efficienza della propria struttura. Forse l'ultima intervista di Cocchino D'Eboli, quando parlava di una società che doveva finalmente decidere cosa voleva fare da grande, ha trovato una risposta nell'agire della società in questi giorni.
L'Alchimista - paganese.it