31.1.09

Un'intervista del giugno del 2007 a Kevin Zarineh.





Zarineh: Macchè iraniano, io sono romano e romanista.

TIZIANO RICCARDI

Keivan Zarineh ha 22 anni, di professione fa il calciatore del Rieti e sogna la Roma. Il suo nome nelle ultime ore è stato accostato alla Roma, ma lui appena contattato da Il Romanista.it, ha tenuto a precisare una cosa: "Io non sono iraniano, come ha scritto qualcuno (la notizia è stata data questa mattina da Il Corriere dello Sport, ndr), ma sono romano e romanista. Vivo a Fiano Romano, dove è nata la tifosa numero uno: Sabrina Ferilli". Di lui si parla come possibile acquisto della società giallorossa: è a parametro zero, ma non è detto che resti.
E' vero che ha firmato per la Roma, Zarineh?
"L'interesse della società c'è, ma non ho ancora firmato niente. Stiamo valutando tutte le offerte, ci sono anche altre squadra che mi seguono (una di queste è l'Udinese, ndr), ma è chiaro che se si concretizzasse la possibilità di andare alla Roma, non avrei dubbi visto che sono nato romano e romanista".
La Roma come l'ha contattata?
"I dirigenti mi hanno notato nell'amichevole che abbiamo giocato contro il Rieti. Poi i contatti li ha gestiti il mio procuratore (De Nicola, ndr). Comunque, ripeto, ancora non ho firmato niente. Stiamo valutando".
Ci racconti di lei, allora. Come e dove nasce calcisticamente?
"Per me il pallone è una passione. Da quando avevo cinque anni giocavo per strada. La mia prima squadra è stato il Tor di Quinto dove ho giocato insieme a Gianluca Freddi (difensore della Primavera, ndr). Successivamente, dai 15 ai 18 anni, sono passato alla Juventus che poi mi ha mandato un po' in giro per l'Italia: prima a Teramo, poi a Ragusa. Quando il mio contratto con i bianconeri è scaduto, sono andato a Rieti. Ed ora, eccomi qua, di nuovo in scadenza di contratto e in attesa di una chiamata importante".
Il salto dalla C2 alla A è importante: lei si sentirebbe pronto per una piazza come Roma?
"Questo non lo so. Sarei onorato, per me non esiste altra squadra al mondo. Se decideranno di tenermi, darò il massimo per cercare di convincere chi è scettico".
Comprenderà lo scetticismo comune: si parla di lei come un attaccante che segna poco. Appena nove gol nelle ultime due stagioni a Rieti...
"Ho avuto parecchi problemi fisici, per questo non ho avuto continuità di rendimento. Io sono un attaccante alto 195 e peso 90 kg. Sono un centravanti di quelli classici d'area di rigore".
Ha fatto parlare la storia di suo padre che vende tappeti. Lui quando è arrivato in Italia?
"Vive a Roma da 50 anni, anche se non è un appassionato di calcio. Mi ha sempre seguito in tutte le tappe della mia carriera e per questo lo ringrazio".
L'ha spinta anche a studiare, oltre che giocare a calcio?
"Sì. Io mi sono diplomato come ragioniere ed ora sono iscritto all'Università Lumsa alla facoltà di Comunicazione per l'impresa. Devo dire, però, che sto parecchio indietro con gli esami...".
Allora ci vediamo a Roma?
"E' il mio sogno, ma ancora non ho firmato nulla. Aspettiamo, speriamo di risentirci presto a cose fatte".

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