5.2.09

Mondini (Benevento) : "Io imbattuto? Merito dei miei compagni".

Diciotto anni spesi per il calcio professionistico. Quello che conta, per intenderci. Ed ora alle soglie dei trentanove anni (tra tre settimane c’è l’appuntamento con le candeline), Luca Mondini, alter ego di Ghigo Gori, sta vivendo una seconda giovinezza con la maglia del Benevento. Ha debuttato con la strega nella prima di ritorno contro il Perugia e fino ad ora ha fatto il suo dovere in maniera inappuntabile lasciando immacolata la porta giallorossa. Sarà anche un tesoretto dall’esiguo valore, ma il successo di una squadra passa anche dalla stabilità difensiva e le cifre in questo caso confermano tale tesi. Lui però getta acqua sul fuoco, preferisce guardare avanti, pensare alla Paganese senza mai voltarsi indietro.

“Fa piacere –afferma l’estremo difensore- quando le statistiche premiano il percorso che stai compiendo non puoi far altro che esserne felice, ma l’imbattibilità del singolo, il numero di reti subite lasciano il tempo che trovano. Quello che conta in questo momento è il successo del gruppo. Abbiamo un obiettivo da raggiungere e di fronte a ciò anche il record personale può passare in secondo piano”.

Conviene però, che la presenza tra i pali di un buon portiere dona sicurezza anche ai compagni, è una garanzia per tutta la squadra.

“E’ logico. Ma se il Benevento a gennaio non ha subito neppure una marcatura non è solo merito di Luca Mondini, anzi a me pare di non essere mai stato chiamato a fare gli straordinari. Penso che un po’ tutti abbiamo fatto il nostro dovere. Per quel che riguarda me direttamente, posso dire che ho ritrovato la serenità, il ritmo partita che mi mancava da un po’. Siamo una compagine molto matura che vuole essere la protagonista del torneo ed abbiamo tutte le carte in regola per diventarlo. Se si guardano i nomi che compongono la rosa si capisce che le ambizioni sono grosse e le potenzialità per raggiungerle ci sono tutte. Io conoscevo solo alcuni dei miei compagni. Uno su tutti Ignoffo che ritengo uno dei centrali difensivi più forti di C, non avevo mai avuto il piacere di giocare con o contro De Liguori, Landaida, Cejas e vi posso dire che sono stati una piacevolissima sorpresa. Il gruppo c’è, ora servono la costanza e la continuità”.

Il risultato di domenica del Gallipoli ha fatto sì d’ora in avanti ogni giornata può essere quella giusta per il sorpasso.

“A questo punto non conta quando si registrerà, domenica prossima o tra dieci non conta, l’importante è che avvenga”.

Ha seguito la gara dei pugliesi?

“Certo. Ero a Parma con la mia famiglia. In mattinata sono andato a vedere la gara di mio figlio Simone che disputa un campionato dilettantistico regionale con la maglia del Traversatolo e naturalmente fa il portiere, mentre nel pomeriggio mi sono messo davanti alla tv per seguire il Gallipoli”.

Non è riuscito a staccare la spina?

“No, ma le condizioni meteo non permettevano altri programmi. C’era un freddo da lupi e la neve che è venuta giù in poche ore difficilmente la dimenticherò. Poi studiare l’avversario può tornare sempre utile. Entrambe le formazioni le dovremmo riaffrontare nel girone di ritorno il Foligno prima e il Gallipoli poi, quindi acquisire informazioni anche sui nuovi innesti è una cosa buona”.

Si aspettava lo stop dei salentini?

“Gli umbri hanno disputato una gara intelligente, mi sono piaciuti molto nel primo tempo. Loro hanno bisogno di punti, quindi il successo ci sta tutto. Quando sono rimasti con l’uomo in più a mio avviso non hanno giocato benissimo perché il Gallipoli è venuto fuori, ha provato a far valere la superiorità tecnica, il Foligno invece si è rintanato nella metà campo. Mi è piaciuta anche la prova del nuovo innesto Cipolla, è un elemento molto interessante. Dal loro canto i giallorossi hanno dimostrato di essere molto reattivi dal centrocampo in su. Sansone, il nuovo acquisto l’ho visto particolarmente incisivo, mi piace il modo in cui gioca. La difesa invece non mi ha fatto una buona impressione, anzi mi è sembrata molto statica, a differenza delle due fasce che con molta facilità riuscivano a dare profondità alle azioni”.

E’ l’anti-Benevento?

“Ho visto varie gare dell’Arezzo e francamente penso che a livello di gioco abbia qualcosina in più rispetto al Gallipoli”.

Ha citato Sansone e Cipolla, due nuovi acquisti di altre squadre del nostro girone. Il Benevento come si è mosso nel mercato di riparazione?

“Fare acquisti a gennaio è un’arma a doppio taglio, è impossibile pensare di stravolgere un intero organico anche perché la stabilità, gli equilibri all’interno potrebbero saltare con una certa facilità. Gli innesti vanno compiuti con perizia. La nostra dirigenza ad esempio si è mossa con intelligenza, ha acquistato Carcià, un esterno, che al momento opportuno può essere indispensabile e una valida alternativa”.

Domenica un derby che si prospetta infuocato.

“Potrebbe essere il match che farà da ago della bilancia nel nostro campionato. Ho saputo che già all’andata è stato particolarmente carico di tensioni, vuoi per un successo acquisito nel finale, vuoi per qualche piccolo problema di ordine pubblico. Per il Benevento questa gara può rappresentare la svolta, quindi dobbiamo affrontarla con la massima concentrazione e senza grosse pressioni senza pensare al risultato delle altre. Dobbiamo fare il nostro percorso ignorando tutto il resto”.

Parliamo del rapporto che ha istaurato col giovanissimo Corradino. E’ vero che lei e Gori lo avete preso sotto la vostra ala protettiva?

“L’ho conosciuto qui. Siamo in camera insieme. Di lui posso dire che è un ragazzo strepitoso, volenteroso, giovane che può fare strada. Di lui apprezzo tantissimo il fatto che ogni difficoltà la affronta con umiltà e non perde mai il sorriso. Va incoraggiato. Merita tutte le fortune. Purtroppo nel mondo del calcio, così come in ogni altro ambiente lavorativo, non sempre va avanti chi merita, chi è più bravo. Il successo di un calciatore dipende sia dalla fortuna sia da chi ti rappresenta. Un procuratore ben inserito può fare la differenza. Parlo per esperienza”. (E chi ne ha più di lui?)

da Il Sannio Quotidiano