27.3.09

Grifo, ecco l’ultima trasformazione.

Dal 4-2-3-1 “offensivo” dell’estate al 4-4-2 “atipico” con la Paganese: quanti cambi d’abito.


Cambia pelle. Anzi, trattandosi di Grifo, cambia piume. Lo scontro salvezza con la Paganese è alle porte ed il Perugia cambia nuovamente assetto. Il sesto, cronologicamente parlando, in queste ventisette tribolatissime partite di un campionato disgraziato.
Complici infortuni e squalifiche che gli hanno letteralmente falcidiato il parco-centravanti, e forse anche le non bellissime risultanze in tema di brillantezza del 4-3-3 con Ternana e Taranto, Giovanni Pagliari ieri ha fornito indicazioni ben precise. In quella che suole essere la “prova generale” del giovedì, infatti, il tecnico ha buttato dentro contro un misto Allievi-“reduci” (leggi i grifoni non infortunati o squalifcati, o che stanno riprendendo da stop come Passiglia) un 4-4-2 decisamente atipico.
Dunque, tridente in soffitta e largo alla “strana coppia” davanti Mazzeo-Cutolo. De Giorgio e Stamilla sulle fasce, Gatti e Mezavilla nel mezzo, l’undici viene al momento completato da Calori, Accursi, Raimondi e Barbagli davanti a Benassi.
Sesto cambio di “penne”, si diceva. Già, perchè il Grifo di nuovo perugino di Covarelli partì in estate col 4-2-3-1 offensivo (o sbilanciato che dir si voglia) di Indiani, che forse resta l’unico schema col quale questa squadra avrebbe potuto rendere al massimo. Passato dal 4-4-2 al 4-3-3 nella prima esperienza Pagliari, il Perugia di Sarri si è caratterizzato sempre di più per un 4-2-3-1 “difensivo” che se inizialmente ha pagato poi è finito per “incancrenirsi” in uno schema di gioco che non aveva più efficacia. Col ritorno di Pagliari si è rivisto subito il 4-3-3, che è tornato 4-2-3-1 nel secondo tempo con la Ternana e che domenica si trasformerà di nuovo (pare) in un 4-4-2 con due ali sicuramente non nel loro momento migliore e una coppia d’attacco assolutamente inedita. La necessità aguzza l’ingegno, si dice. E chissà che magari l’ennesimo cambio, che giova ripeterlo è dovuto anche dalle contingenze di infortuni e squalifiche, non porti la tanto agognata quadratura del cerchio.
«Abbiamo l’obbligo di fare punti, per non correre il rischio di andare a Foggia la settimana prossima in una posizione di classifica brutta. Dunque, con la Paganese sarà una partita importantissima». Fabio Mazzeo, in “linea” col portale Paganese.it, non ci gira intorno. «Ma sarà anche una partita dura, perchè i nostri avversari hanno bisogno di punti quanto noi. Come mai ci troviamo in questa posizione di classifica, a ridosso dei playout? Ci siamo e non so come spiegarlo. Una difficoltà in più per quanto ci riguarda è che non è semplice passare dalla lotta per vincere il campionato a quella per salvarsi, ma penso che abbiamo le doti giuste per riuscirci. Come valuto la mia stagione? In linea con quella della squadra. Ho fatto qualche gol ma sono serviti a poco. Dunque è deludente anche per me».
Stadio aperto ai soli residenti nella provincia. La società ricorda che per domenica è autorizzata la vendita di un solo biglietto ai soli residenti della provincia di Perugia, che dovranno presentarsi ai botteghini muniti di documento d’identità. Biglietti a un euro per donne e bambini.

Il Messaggero