Il primo impulso a caldo era quello di non accendere proprio il computer e rimanere in silenzio di fronte ad un'inopinata sconfitta che potrebbe provocare effetti devastanti per il fututo del Perugia. Ma spesso il silenzio diventa accettazione e noi questa situazione non possiamo proprio tollerarla. Non possiamo perchè dopo il deflagrante fallimento dei Gaucci che ci aveva rispedito in poche ore da una possibile Serie A ad una certissima C1 era arrivata una nuova proprietà, quella dei fratelli Silvestrini. Persone serissime che anche se alla loro prima esperienza nel calcio nel primo anno hanno sfiorato i play-off, persi solo per un punto, nel secondo, dopo una partenza ad handicap, con l'arrivo di Cari avevano sfiorato per la seconda volta quei playoff che sarebbero stati sicuramente centrati se all'inizio del torneo qualcuno non avesse consigliato il presidente di ingaggiare Benedetti e non Cari. Nel terzo, pur tra errori e tanti alti e bassi si era riusciti a centrare il quinto posto utile a coltivare il sogno promozione, spezzatosi sul più bello solo per le scellerate scelte tattiche di Cuccureddu nei due spareggi con l'Ancona. Tre anni nei quali la società ha sempre lottato per le posizioni di prestigio mantenendo al tempo stesso tutti i conti in perfetta regola nonostante non abbia avuto l'aiuto di nessun imprenditore locale e, soprattutto, senza avere lo stadio "Curi", ragione principale dell'arrivo degli imprenditori romani a Perugia. Il tutto in un clima di diffidenza prima e di contestazione nell'ultimo anno che hanno portato nel Giugno scorso la cessione della società ad un presidente perugino, come auspicato dai contestatori dei Silvestrini e non solo. Non osiamo certo immaginare quale reazione ci sarebbe stata oggi al termine della gara se al timone della società ci fossero stati ancora i due fratelli della capitale visto che la sconfitta con la Paganese segna il momento più basso della storia del Perugia degli ultimi venti anni. Crediamo che riflettere bene su questi concetti potrà aiutare a capire il perchè siamo arrivati a questa situazione. Se Eziolino Capuano infatti va fiero delle prestazioni delle sue piccole squadre affermando di riuscire a friggere il pesce con l'acqua minerale a Perugia quest'anno siamo riusciti a far friggere solo l'aria e l'aria fritta si sa produce solo tanto, tanto fumo.
Danilo Tedeschini - www.ac-perugia.com