Ore 16:50… L'arbitro della sfida decide con i suoi tre fischi che anche per oggi può bastare.
Dopo oltre novanta minuti di passione le squadre fanno il loro rientro negli spogliatoi, chi con la gioia nel cuore, per un risultato insperato e chi mestamente, sapendo di essersi giocati un’altra possibilità di far parte del progetto futuro della squadra per la quale veste la maglia.
Parliamo di un ulteriore prova opaca del Perugia che dal fallimento dei Gaucci mai aveva toccato il fondo come quest'’anno.
Non è bastato avere finalmente una presidenza e gran parte della dirigenza di provenienza cittadina, probabilmente gli errori stanno a monte e le colpe si dovranno dividere tra diverse entità. Fatto sta che quest’estate furono sbandierate a destra e a manca la Peruginità e il fatto che l’era dei “Romani” doveva essere un ricordo. Ma si sa,non tutte le ciambelle riescono con il buco.
I vari proclami fatti a Luglio ben presto hanno lasciato spazio a cocenti delusioni e anche a qualche nostalgia dei presidenti che furono. Da squadra costruita per vincere il campionato, ci ritroviamo a dover fare i conti con una classifica deficitaria e come se non bastasse con la concreta possibilità, visto il calendario che ci aspetta,e soprattutto ,visto il modo con cui i nostri giocatori affrontano le partite,di dover disputare i Play out per salvare il salvabile.
Diciamo che non tutte le colpe sono dei giocatori, anche se poi alla fine sono loro a scendere in campo,ma di errori ne sono stati fatti un pò da tutta la dirigenza. Il primo errore che mi viene in mente e’ stato quello di chiamare ,contro il parere della tifoseria, Paolo Indiani e dopo aver superato il momento di burrasca (tifosi/allenatore), quello di non avergli fatto iniziare il suo campionato.Ora non stiamo qui a chiederci di chi fu la colpa,non servirebbe a lenire le ferite che ci portiamo dietro. E’ che dopo quell’errore,altri ne sono stati commessi e purtroppo tutti avallati dal Presidente,che forse per troppo amore mal si è fatto consigliare. E dopo aver messo a libro paga dirigenti e allenatori vari, arriviamo a sette giornate dalla fine arrancando in una classifica impietosa e che dimostra il vero valore di questa che noi chiamiamo “Armata Brancaleone”.
Ma la cosa che più preoccupa è il modo in cui la gente di Perugia sta affrontando la cosa. Si e’ partiti ad Ottobre con qualche timida contestazione dal famoso “Greppo”… Passando per la contestazione plateale di Gennaio davanti ai cancelli,con tanto di faccia a faccia tra tifosi e giocatori… E arrivando fino ad oggi. 268 paganti… Squadra che non ha onorato la maglia… ha perso sul campo dimostrando di non avere gli attributi, e cosa peggiore uscita dal prato erboso del Curi senza i “soliti” fischi della curva. E questa è la cosa che deve far riflettere di più… Siamo arrivati forse al punto di non ritorno. L’indifferenza del tifoso, che non si riconosce più in questi giocatori , non degni di rappresentarli con la maglia rossa del Grifo. AD MAJORA…
Marco Mariuccini - www.tifogrifo.com