27.4.09

Calma, pazienza e fiduca (di Peppe Nocera).

Niente da fare, purtroppo. Bisognerà soffrire ancora, forse, non ce lo auguriamo, sino alla fine del campionato. Eppure speravamo nel colpo di coda e la Paganese l'aveva pure creato con una serie di occasioni ma Bremec, portiere del Foggia, è stato strepitoso in più di un'occasione. A completare l'opera ci ha pensato, il sig. Barbeno della sezione di Brescia che, alla prima direzione assoluta nella sua carriera di una gara della Paganese, ha voluto lasciare il ricordo negando un paio di rigori oltre ad opinabili interpretazioni di falli ed ammonizioni. La Paganese dunque chiude con due pareggi il doppio turno casalingo dove, diciamo la verità, pesa più quello con la Ternana che, miracolata a Pagani sette giorni fa, è caduta impietosamente in casa con la Pistoiese in un campionato di cui non ricordo tale equilibrio ed incertezza. Rispetto alla settimana scorsa gli azzurri si son fatti risucchiare due punti anche se permane una discreta tranquillità se si considerano gli impegni delle avversarie ed il calendario della Paganese. Sicuramente ci aspettavamo qualche vittoria in più in casa che avrebbe anticipato e chiuso in anticipo i giochi salvezza ma alcuni fattori rendono abbastanza, non troppo però, tranquillo il prosieguo. Il primo fattore è determinato dalla constatazione che questa squadra, grazie soprattutto al lavoro del professor Vetere, preparatore atletico della Paganese, a tre giornate dal termine, continua a correre, ad essere tonica in tutti gli elementi e l'esempio è dato, vista l'età, dalla condizione di Taccola che anche contro i dauni ha sfoggiato una serie di sgroppate e recuperi degni di un venticinquenne. L'altra considerazione è data dal fatto che anche contro i pugliesi s'è creato sottoporta anche se l'obiettivo non è stato centrato, ma questo è un discorso vecchio, il che significa che si produce e quando si produce significa che la squadra è viva. Questo di Capuano è un gruppo granitico che non è stato messo sotto da nessuno, con dei limiti tecnici, ovvio, ma duro a morire e non mollerà certamente ora. Di fronte ieri c'era una squadra tecnicamente superiore che quando era in possesso di palla aveva tutte le potenzialità di far pungere e per fortuna non è riuscita ad esprimerlo, e vorrei sottolinearlo, non solo per demerito del manto erboso del "Torre" come ha precisato il tecnico Novelli, ma soprattutto perché De Giosa, gran partita la sua, e compagni son riusciti a bloccarli con una grande interpretazione tattica. In settimana avevamo avuto l'illusione, solo per un attimo avendo ormai conosciuto Capuano, che gli azzurrostellati avrebbero avuto un'impostazione garibaldina. Le formazioni invece annunciavano una Paganese conscia del valore dell'avversario anche se credo che nonostante gli inserimenti di esterni di contenimento come De Giosa ed Imparato, sempre generoso e combattivo in quel ruolo, entrambi potevano spingere di più soprattutto nella zona di Imparato maggiormente nel primo tempo dove s'è notata una Paganese decelebrata dall'assenza in cabina di regia di Caracciolo e con pochi suggeritori per l'incompreso Zarineh e l'infaticabile Fanasca. Rispetto alla gara con la Ternana però c'è da evidenziare come la squadra ha avuto una migliore gestione della manovra per tutta la gara cosa venuta meno dopo il vantaggio con gli umbri. Ritengo quindi che la Paganese, partendo da quell'analisi fatta innanzi, ha tutte le carte in regola per continuare a costruire con altri mattoncini il muro della salvezza con la solita caparbietà mostrata in quest'ultimo periodo.

Peppe Nocera per paganese.it