9.4.09

A muso duro.

Ritorno in campo e mi scuso per l’assenza. Non ho potuto partecipare alle manifestazioni di soddisfazione nei confronti di una squadra che ha trovato al suo interno lo spirito giusto per affrontare il delicato sprint salvezza. Otto punti in quattro gare sono motivo di grande soddisfazione ed anche di giusta recriminazione, ma se la Paganese ha fatto solo diciannove gol in ventotto partite è perché ha nell’attacco il suo punto debole. La gara con il Pescara è emblematica da questo punto di vista: cinque palle gol sprecate in situazioni ottimali sono uno spreco che può permettersi solo una squadra che ha una difesa super ed un centrocampo davvero degno di questo nome. Peccato davvero dover soffrire con una squadra che si esprime giocando e creando occasioni. Ed è davvero un peccato che il pubblico non sorregga adeguatamente la Paganese; una vittoria a Perugia meritava una dimostrazione d’affetto diversa ed un apporto d’incoraggiamento più forte in una gara delicata come quella con gli abruzzesi. Una vittoria avrebbe significato salvezza quasi certa. Gli sforzi della società andrebbero premiati anche se l’organico ridimensionato ha deluso le aspettative di chi aveva dato ascolto ai proclami e alle promesse di inizio stagione. Rimangono ora sei gare da giocare col fiato sospeso, diciotto punti in palio di cui la metà in gioco al “Marcello Torre”; ce la si può fare anche a dispetto di chi vuol passar santo quando santo non è. Ogni maledetta domenica ci si mette in gioco per giungere al risultato tanto agognato, per sport e per il piacere di chi assiste, purtroppo c’è chi lavora per contrastare gli imbecilli che non hanno a cuore né il gioco, né il piacere del gioco, né chi lavora perché questo gioco ci sia. Ogni maledetta domenica non si cerca, da parte di chi scrive, il capro espiatorio, ma si contano i tifosi in curva (sempre di meno) e a volte si leggono le cronache (Lanciano). Se nessuno ha compiuto nulla in Abruzzo complimenti a chi si è inventato tutto, se invece qualcuno ha rotto il naso ad uno steward ci si faccia un esame di coscienza. Su questo sito non siamo in tribunale e non si vuole condannare nessuno, ma per cortesia non ci raccontate stupidaggini e voi tifosi non sentitevi vittime sacrificali. Sentitevi offesi invece dalle decisioni di chi è ai vertici del calcio che sovverte continuamente decisioni già prese come quella che restituisce i tre punti al Pescara o ancora le ammende ridicole comminate dopo il lancio di oggetti di domenica scorsa dai tifosi della squadra di Cuccureddu. Scusate le piccole considerazioni nel timore che il giocattolo possa rompersi. E soprattutto, in tema pasquale, speriamo che la Paganese sabato non sia l’agnello sacrificale, ma ci regali una domenica da leoni.

L'Alchimista - paganese.it