Serve veramente a poco, il pari al Foggia. L’ennesima X arriva nella domenica dei rimpianti, che vede fermarsi in un colpo solo l’Arezzo, battuto a Benevento, e la Cavese, stoppata a Taranto. Resta accesa la fiammella della speranza. La delusione e l’utilità del punto, è tutta sui volti dei giocatori rossoneri. Che restano a fine gara sul terreno di gioco. Ad aspettare buone notizie dagli altri campi.
Il sapore amaro sarebbe potuto essere ancora più acre se sulla sua strada la Paganese non avesse trovato super Bremec. Il portiere del Foggia ha in più di un’occasione salvato capra e cavoli.
La squadra di Novelli, invece, gioca al piccolo trotto. Poche le idee lì davanti, dove il trequartista Pecchia e il cileno Salgado non entrano mai in partita. Il discorso vale anche per Malonga, mai pericoloso. La scelta del tecnico di rivoluzionare a metà l’attacco, dunque, non paga. Tanto che nella ripresa, lo stesso Novelli fa marcia indietro, rispedendo in campo gli esclusi Mancino e Germinale.
Le emozioni si contano sulle dita di una sola mano. La prima frazione si segnala solamente per il primo prodigio di Bremec, provvidenziale sul colpo di testa ravvicinato di De Giosa.
La risposta del Foggia è in una conclusione di Malonga: Melillo risponde, vanificando la trama degli ospiti.
Accade ancora meno nella ripresa. Dove si gioca prevalentemente a metà campo. La girandola delle sostituzioni non cambia il volto alla contesa. Il Foggia ci prova solamente su calcio piazzato. E’ Mancino, direttamente dalla bandierina, ad impegnare il portiere. Melillo respinge sul palo, Germinale non trova poi la porta.
Il brasiliano Sodinha, invece, mette i brividi a Bremec. L’estremo difensore catalano si supera ancora, deviando in angolo ed evitando il capitombolo. Sugli sviluppi del corner, ancora Bremec si fa trovare pronto sulla incornata di De Giosa.
La gara si chiude con le proteste degli ospiti, che reclamano per un presunto tocco di mano di Colombaretti su conclusione da fuori di Berardi.
Finisce senza gol. Ma non senza rammarico.
IL TABELLINO
PAGANESE: Melillo 6, Chiavaro 6, De Giosa 6,5, Berardi 6, Astarita 6 (1’st Bacchi 6), Taccola 6,5, Esposito 6 (16’st Sodinha 6), Imparato 6 (22’st Iraci 6), Zarineh 6, Fanasca 6, Cucciniello 6.
A disp. Pantanelli, Legittimo, Capodaglio, Fiorentino.
All. Capuano.
FOGGIA: Bremec 7,5, Pedrelli 6,5, Colombaretti 6, Velardi 6 (14’st Mancino 6), Zanetti 6, Lisuzzo 6,5, Troianiello 6 (40’st Piccolo sv), Pecchia 5,5, Malonga 5 (21’st Germinale 6), Salgado 5, D’Amico 6,5.
A disp. Milan, D’Andrea, Pezzella, Trezzi.
All. Novelli.
ARBITRO: sig. Barbeno di Brescia.
NOTE: spettatori 2 mila circa. Gara vietata ai tifosi del Foggia. Angoli 6-3 per la Paganese. Ammoniti Berardi, De Giosa, Germinale. Minuti recuperati: 1’pt, 5’st.
www.capitanatasport.it