6.4.09

Una Paganese sprecona a pochi centimetri dalla vittoria - di Peppe Nocera.

Alla vigilia sinceramente temevo questa partita, sia per il valore dell'avversario che per le tante defezioni alle quali gli azzurrostellati dovevano fronteggiare ultima quella di Berardi fermatosi venerdì pomeriggio. Questa si aggiungeva a quelle dei vari Imparato, Lasagna, De Giosa ed Esposito. Le ansie della vigilia si insinuavano nella mia mente osservando i minuti iniziali quando il Pescara manteneva il pallino del gioco senza però destare preoccupazioni dalle parti di Melillo che, nel giorno del suo onomastico ( auguri !!), ha vissuto un pomeriggio di assoluta tranquillità. Come sempre, però, nella ripresa, ovvero nella "zona Capuano", la Paganese si trasforma grazie anche all'uomo in più, espulso Zetulayev come l'anno scorso quando militava nel Verona mettendo alle corde gli abruzzesi. Non portano bene decisamente le trasferte all'attaccante uzbeco che ha lasciato i suoi compagni in inferiorità numerica ma la Paganese non ha saputo approfittare del regalo prepasquale. Anzi i regali li hanno confezionati i vari Chiavaro, Zarineh, Iraci, Fanasca e Cucciniello. Cinque nitide palle gol in quaranta minuti che non faranno dormire il tecnico azzurro per la grande occasione sprecata per mettere più di un solco tra la Paganese e la zona Play Out. A Perugia gli azzurri avevano ottimizzato al massimo le due palle gol, ieri no ma il dato confortante è quello che la Paganese è viva, sconfessando anche gli scettici o meglio gli ansiosi come me. Continua a sorprendere la Paganese che si avvicina al miracolo stagionale mettendo in mostra le sue caratteristiche principali come la compattezza. E' un gruppo, quello di Capuano, che s'è amalgamato alla perfezione dietro i dettami del suo allenatore sempre più lodevole di complimenti per come sta portando a compimento questa stagione. Anche ieri era una Paganese in grande emergenza dicevamo ed emerge la grande professionalità degli ipotetici sostituti dei titolari che puntualmente si sono fatti trovare pronti come i vari Astarita, sempre più sicuro ed autoritario, Capodaglio, come sempre al servizio del centrocampo quando serviva, la crescita di Chiavaro, le qualità di Bacchi ed Iraci giovane di prospettiva come Cucciniello che non ha il fiuto d'attaccante ma i suoi polmoni a centrocampo si fanno sentire. Il pari con il Pescara dice che la Paganese è viva e pronta per questo rush finale dove gli azzurri hanno dalla loro parte quegli attributi in grado di sopperire ai limiti tecnici e da oggi si riparte con gli allenamenti in vista del confronto in terra calabrese al cospetto della capolista Crotone. La domenica ha fatto registrare comunque l'avanzamento in classifica degli azzurri assestatasi all'ottavo posto a quota trentacinque in compagnia della Ternana, prossima avversaria al "Torre". I risultati emersi sono stati favorevoli alla marcia salvezza tranne il blitz inatteso del Marcianise ad Arezzo ma i punti sulla zona rossa sono saliti a quattro con il solito gruppone nel mezzo. Chiusura infine per il comportamento estremamente incivile assunto dai cento tifosi pescaresi presenti al "Torre" che a fine gara hanno sfogato la propria rabbia prima staccando e lanciando in campo e verso il settore Tribuna diversi sediolini, poi nel percorso verso i pullman effettuato una sassaiola verso i balconi adiacenti la strada e le auto, senza una reale motivazione. Tutto questo dopo un'intera settimana dove s'era fomentata una presunta accoglienza calda attesa dal Pescara e dai suoi tifosi. Ci auguriamo che chi di competenza, così com'è stato solerte giustamente a Lanciano nell'individuare i tifosi paganesi rei di comportamenti non idonei, lo sia anche verso quelli del Pescara, risarcendo la società per i danni in Curva dove ci auguriamo di ricevere tifosi ospiti più educati.

Peppe Nocera - paganese.it