31.7.09

Cavese e Paganese, gironi diversi. Palumbo: pronti per le squadre tecniche.



FILIPPO ZENNA. Divise per la prima volta: la Cavese da una parte, la Paganese dall'altra. Non era capitato nemmeno nel 2007/08 quando l'allora Lega calcio di serie C decise per la prima volta di sperimentare i gironi misti e la divisione verticale dell'Italia di terza serie. Salta dunque il derby dell'amicizia, quello che non aveva mai procurato problemi di ordine pubblico. La Cavese viene inserita nel girone B insieme al Real Marcianise, la Paganese in quello A con altre due campane, il Benevento ed il Sorrento. Alla base della nuova spartizione degli organici della prima divisione e della conseguente separazione tra Paganese e Cavese c'è innanzitutto la volontà, più volte manifestata dal presidente Macalli, di evitare i disagi della passata stagione quando la maggior parte dei derby fu condizionata da restrizioni di natura prefettizia; ed in secondo luogo la richiesta esplicitamente formulata dalla società azzurrostellata di essere accorpata al girone A. Divise per la prima volta, ma neanche un po’ scontente. La decisione assunta dal Consiglio direttivo della Lega Pro, riunitosi a Roma nel pomeriggio di ieri, soddisfa tanto lo staff tecnico-dirigenziale della Cavese quanto quello della Paganese. Agenore Maurizi pregusta già il fascino di sfide ad alto livello agonistico, Pino Palumbo sorride perché nel girone A, per tradizione, si gioca più a calcio e meno a calci. Separati e felici, tout court. «Avrei magari voluto vivere le attese frenetiche ed affascinanti dei grandi derby - confessa il tecnico della Cavese - Invece ci toccherà soltanto quello col Real Marcianise, che storicamente non è tanto sentito. Ma se la Lega Pro ha deciso per la spartizione avrà avuto i suoi buoni motivi: meglio evitare i tanti disagi della passata stagione causati da divieti prefettizi e da stadi praticamente deserti». Entra poi nel dettaglio Maurizi riflettendo sulla grossa qualità degli organici del girone B: «Ci sono almeno cinque o sei squadre costruite per il vertice con investimenti faraonici. Mi riferisco a Verona, Taranto, Pescara, Reggiana, Ravenna e al retrocesso Rimini. Ma anche le cosiddette piccole - aggiunge - si sono attrezzate discretamente. Sarà per questo un campionato avvincente ed emozionante». Soddisfatto anche Pino Palumbo, tecnico della Paganese: «Tendenzialmente in questo raggruppamento emergono di più le caratteristiche tecniche rispetto a quelle agonistiche. Ragion per cui la mia Paganese potrebbe essere agevolata potendo contare su calciatori dalle grosse potenzialità tecniche». Pillole di mercato: la Cavese si assicura il giovane difensore Di Stasi (87) del Perugia girando al Grifo il tornante Lacrimini. La Paganese stringe invece per l'attaccante Iannelli (Catania) e prepara il ritorno dell'esperto centrale Mirko Taccola.

Il Mattino