24.7.09

Pasquale Berardi: "Giochiamo per vincere".

“Non voglio parlare di salvezza, non è presunzione, è solo che non vogliono ridimensionarci”. Non chiamatela superbia, magari solo un pizzico di ottimismo per bagnare al meglio questo inizio di stagione. Portavoce di questo è Pasquale Berardi, centrocampista poliedrico in dote alla nuova Paganese di Palumbo. Il ragazzo è in cerca di rivincite dopo i travagli di qualche anno addietro. Nelle due passate stagioni ha vinto a Catanzaro (prestazioni superbe).
Si è preso la sua rivincita sul tempo perduto dietro al legamento crociato sinistro (ai tempi del Bari) e dunque non vuole accontentarsi della briciole. Salvezza primo obiettivo? Certamente si, nel senso che non bisogna mai trascurare il gruzzoletto di punti che bastano quale primissimo obiettivo di stagione, ma l’idea condivisa è che non ci si debba fermare a quello; non bisogna abituare mente e fisico al minimo stagionale: “Ripeto, non è presunzione, credo che sia solo la forma mentale giusta per interpretare al meglio questa stagione. La salvezza non è stata mai una mia prerogativa agonistica. Il nostro vero obiettivo è di fare un bel campionato, cercare di dare ai nostri tifosi più soddisfazioni possibili. Deve essere anche una sfida per noi stessi: vediamo cosa siamo capaci di fare nel girone di andata, poi valuteremo le nostre ambizioni”

Non le manda a dire Pasquale Berardi. Appena giunto alla corte di Palumbo ma già abile oratore dal piglio sicuro. Si guarda intorno e può già intraprendere qualche discorso da leader vedendo al suo fianco giovanotti di belle speranze ma, magari, con pochi peli sullo stomaco. “Il gruppo mi sembra in gamba, in questi primi giorni sta lavorando molto bene. Ho notato intorno a me tanti giovani interessanti. Magari occorre anche qualcosa che porti in dote quel pizzico di malizia ed esperienza che occorre per affrontare un campionato così difficili”

Due stagioni esemplari a Catanzaro in Seconda Divisione, undici reti in campionato. Il centrocampista si riscopre maturo a ventisei anni, nel bel mezzo dei due pesi sulla bilancia della sua carriera. Ora si sente rinato, pronto per il ritorno in Prima Divisione dopo averla calpestata col Martina all’esordio (2002/03) e odorata con l’Ivrea per sei mesi nel 2007: “Mi sento rinato e la Prima Divisione con la Paganese è stato il primo obiettivo della mia carriera. Sono soddisfatto della scelta, da subito ho avvertito un’impressione positiva da parte del presidente, del ds e del tecnico”

Ma allora non spaventa assolutamente questa Prima Divisione? “Non dobbiamo avere alcun timore. Il campo darà le risposte definitive”

La Citta - www.paganese.net