6.7.09
Ufficiale: ritorna anche Pasquale Esposito.
La Paganese Calcio 1926, comunica di aver ingaggiato, con un contratto biennale, il difensore Pasquale Esposito, nato a Vico Equense (Na) il 12/11/1980.
Per Esposito si tratta di un gradito ritorno, in quanto il calciatore è stato grande protagonista del passato recente azzurrostellato, avendo conquistato il campionato di Serie D e Scudetto Dilettanti (2005-06), la promozione in C1 (2006-07) e la vittoria dello spareggio play-out contro il Lecco (2007-08). Lo scorso anno ha vestito la maglia del Gela in Seconda Divisione gir. C (22 pres. 5 gol).
Ecco le prime parole del nuovo difensore azzurro:
Pasquale, dopo circa un anno hai fatto ritorno alla Paganese. Che sensazioni stai provando?
-"Sono contentissimo di essere ritornato in una città ed una società che, inutile dirlo, mi sono rimaste nel cuore. Qui ho raggiunto i traguardi più importanti della mia carriera, ho vissuto momenti indimenticabili e spero di poter continuare, insieme a tutto l'ambiente, sulla stessa strada lasciata un anno fa".
Che effetto sarà ritrovare Izzo, Ibekwe, Scarpa, Gambi, Palumbo, lo stesso main-sponsor JOMI, tutti protagonisti importanti di quella strepitosa stagione 2006-07?
-"Sarà una bella emozione. Sono rimasto in contatto quasi con tutti i compagni di quella stagione, che si concluse con la straordinaria quanto inaspettata vittoria dei Play-off, e sarò contento di riabbracciarli".
Lo scorso anno hai militato nel Gela. Che esperienza è stata quella siciliana?
-"Una stagione controversa. Personalmente mi ritengo soddisfatto, visto che ho disputato un buon numero di presenze e realizzato 5 gol, ma confesso che ho trovato molti problemi di adattamento. Eravamo una squadra molto competitiva, è stato un peccato perdere la finale play-off in casa, ma il calcio è questo, bisogna guardare avanti e cercare sempre di migliorare".
Come valuti il progetto messo in cantiere dalla società incentrato sulla valorizzazione dei giovani?
-"Un progetto giusto e coraggioso che ho accettato con entusiasmo. La società fa bene ad intraprendere questo tipo di discorso visto anche la difficoltà economica che attraversa il calcio in generale. A giudicare dalla squadra costruita fino adesso, si può guardare con grande ottimismo al futuro. L'età anagrafica non conta, ciò che è importante è lavorare ed impegnarsi al massimo. Manca sicuramente ancora qualcosa ma sono sicuro che la rosa sarà all'altezza del compito che ci attende".
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