31.8.09

Paganese, così non va.

di Peppe Nocera

Un collega di Cremona, Marco Frigoli, alla vigilia della gara con la Paganese, ci teneva a farci sapere come i grigiorossi non espugnavano un terreno di gioco campano da ottant'anni e puntualmente il tabù è stato sfatato. Certo, bastava poco ieri contro la difesa sconcertante guidata da un Pasquale Esposito, non più capitano, ed in giornata no. Proprio da un clamoroso liscio dell'ex difensore del Gela è nato il primo gol degli ospiti che ha praticamente condizionato poi tutta la sua partita proseguita con preoccupanti amnesie. Eppure il primo quarto d'ora aveva visto una Paganese pimpante, vogliosa di mettersi in mostra, andata due volte alla conclusione con Izzo ed Ibekwe risultato, aldilà del gol, il migliore dei suoi e uscito tra gli applausi come la squadra ospite. Il raddoppio, ancora dopo una palla persa questa volta di Maisto, ha visto anche la complicità del portiere Saraò non esente da colpe sul non irresistibile tiro della punta lombarda che ha chiuso i giochi. L'imbarazzante pomeriggio della retroguardia azzurra s'è completato con il terzo gol di Viali che indisturbato ha schiacciato in rete tutto solo in mezzo ad un nugolo di maglie azzurre, ipnotizzate dallo stacco del capitano grigiorosso. A quel punto la Cremonese ha fatto accademia, sfiorando più volte il poker, in una difesa che ad un certo punto s'è ritrovata con Giovanni Esposito centrale, che ha fatto quel che poteva in un ruolo non suo. I problemi in questo avvio di torneo sono emersi tutti, e purtroppo li avevamo evidenziati da tempo. La Paganese ha limiti strutturali nel reparto difensivo eppure s'è smantellata la miglior difesa del torneo passato. Sicuramente avrebbe fatto la sua onesta figura il vecio Taccola in un reparto che sino ad ora ha beccato tre reti dal Noicattaro, due dal Lecco e tre dalla Cremonese per un totale di nove reti, che diventano cinque se si considerano solo quelle in campionato, quando nelle ultime dieci giornate dell'anno scorso la retroguardia guidata da un trentanovenne ne subì appena tre nelle ultime dieci gare. Tutto nasce da questo dato che è significativo. L'inizio è stato disarmante e sicuramente la Cremonese, che ha vinto grazie alle disattenzioni degli azzurri, ha messo in evidenza tutti i limiti di un reparto in balia degli avversari. Avevo sottolineato poi la delicatezza di un ruolo, quello del portiere, ed anche qui son dolori. Sono giunti due portieri, che al momento per quello che s'è visto, non forniscono quella sicurezza tale per la difesa di una porta di un campionato di Prima Divisione. Faraon, che nelle intenzioni iniziali doveva essere il titolare, ha avuto difficoltà per l'inattività dell'ultima stagione e Saraò fa quello che può, alternando buone parate a disattenzioni e certamente non si può crocifiggere un ventenne. Il discorso è un altro. Se si voleva puntare su un giovane poteva restare Melillo che aveva dato già segnali di affidamento e valorizzarlo al massimo, oppure, se si è deciso di venderlo, puntare su un portiere esperto. Il tecnico Palumbo ha bocciato poi Berardi che in sede di campagna acquisti doveva essere il giocatore più tecnico della rosa e che ora potrebbe essere ceduto. Per far posto a chi ? Al momento non si conosce l'identikit ed è tutto dire. Nel frattempo stasera il mercato chiude ed al momento le falle da chiudere, vista la prestazione di ieri, e più urgenti, sono tre : un portiere esperto, un difensore di categoria da affiancare a Bacis, vista anche la cessione di Astarita, ed un centrocampista con le caratteristiche richieste dal tecnico. Arriveranno ? Per saperlo bisognerà aspettare sino alle 19 altrimenti Palumbo sarà costretto a friggere il pesce con l'acqua naturale.

Peppe Nocera per paganese.it