Terzo punto utile consecutivo per la Paganese dell’era Pensabene che serve a dare continuità alla compagine ma non a risollevarla dai bassifondi della classifica. Il reparto difensivo, dopo le clamorose sbandate nei primi turni, con gli innesti di Bacis e Panini ed il continuo miglioramento nella forma fisica di Castaldo, ha trovato finalmente stabilità e sicurezza subendo soltanto un gol nelle ultime tre gare grazie anche alla solidità che infode all'intero reparto l’estremo difensore Melillo.
Avanzando in mediana vengono, però, fuori i primi problemi. Le note dolenti riguardano gli esterni dove Sciannamè e Grimaldi svolgono, si, un buon lavoro in fase di copertura ma non convincono minimamente in fase offensiva in quanto non riuscono a fornire il giusto apporto, in termini di cross, al reparto avanzato. Oltre agli esterni, alla Paganese manca la “mente”, il cosiddetto ragionatore, un calciatore, che manca da alcuni anni, capace di dettare i tempi della manovra rallentando o accelerando a seconda di ogni singolo caso. L’anno scorso ci provava spesso Caracciolo, anche con buoni risultati nonostante non fosse un vero e proprio registra, due anni fa Cossu e Muwana con risultati altalenanti ma in quella stagione bisogna ricordare il grandissimo apporto che dava Francesco Scarpa alla costruzione del gioco. Gli ultimi due veri registri in casa Paganese risalgono alle stagioni vittoriose in Serie D (2005/06) e nell’ormai ex Serie C2 (2006/07) quando erano rispettivamente Dima Ruggiano e Giovanni Serrapica ad orchestrare il tutto.
Quest’anno le chiavi del gioco azzurrostellato sono affidate ai piedi di Emanuele Marzocchi ed Alessandro Monticciolo, entrambi giunti a campionato iniziato e con una condizione fisica ancora non al top. Domenica scorsa contro la Pro Patria soprattutto Marzocchi, voluto fortemente dal mister, ha mostrato di avere le caratteristiche giuste per fornire il giusto apporto andando costantemente a cercare palla dai difensori per far ripartite la manovra, compito svolto, invece, maggiormente da Monticciolo sette giorni prima nella trasferta a Sorrento. Risultato, però, a metà per il centrocampista napoletano in quanto domenica è sembrato troppo frettoloso nella gestione della sfera ma bisogna anche dire che, al momento della sua sostituzione, la Paganese si è affidata prevalentemente a lanci lunghi dalla difesa, scavalcando il centrocampo, per cercare Zarineh, unica prima punta della compagine.
Da Marzocchi, Monticciolo ed anche Berardi ci aspettiamo molto di più rispetto a quanto dimostrato finora, ed è proprio dai loro progressi, sia nella forma fisica che nella costruzione del gioco, che passa la ripresa in classifica della Paganese. CREDIAMOC1
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