10.9.09

Torricelli: "Sarà una gara dura per entrambe".



Nel calcio le favole esistono e i sogni, anche quelli più reconditi, quelli che accompagnano i ragazzini venuti su a pane e pallone, diventano a volte meravigliose realtà. Il cammino calcistico di Moreno Torricelli è una di queste storie. Il calcio per lui era solo divertimento, prima c’era da sgobbare come magazziniere in un mobilificio della Brianza. Di sera invece corre e suda sul campo della Caratese. Poi il destino mette sulla sua strada una partita amichevole estiva con la Juventus del Trap, quelle gare che non ricorderà mai nessuno. E invece il tecnico dei bianconeri resta fulminato dalla grinta di questo giovane terzino e lo porta con se a Torino. Dai campi polverosi dell’ Eccellenza al prato verde dello stadio “Delle Alpi” in un solo giorno. Di lì in poi una carriera senza soste. Tre scudetti consecutivi vinti, una Champions e una Coppa Intercontinentale prima di avventurarsi nel duro mondo da allenatore.

Mister, ci ricordi quel luglio del 1992, la Serie A, la Champions vinta ai rigori...

" La mia storia calcistica la conoscete bene, preferisco parlare della mia storia di allenatore... "

Prima l’esperienza sulla panchina della Pistoiese, poi il Figline. Quanto c’è di Torricelli in questa squadra ?

" Visti i risultati direi poco (risata). È chiaro che cerco di trasmettere alla squadra la mia grinta, la voglia di non mollare mai, di fare tutto per la vittoria ".

Il Figline tre anni fa militava in Eccellenza, poi il triplo salto fino in Prima Divisione, un mix di giovani su cui veglia gente di spessore come Chiesa e Campolattano...

" Si è deciso di puntare sul gruppo storico che ha centrato tre promozioni fino in Prima Divisione cercando di valorizzare giovani di belle speranze. Comunque ho a disposizione un buon organico ".

Tre sconfitte non sono certo una buona cartolina. Domenica fate visita alla Paganese, altra squadra che condivide con voi questo triste inizio di torneo. Che sorprese sta preparando ?

" Diciamo che sto lavorando soprattutto sulla testa dei miei ragazzi. Dopo tre sconfitte infatti non è facile scendere in campo con le motivazioni giuste. Quindi non solo sto preparando la gara da un punto di vista fisico ma anche mentale. Stiamo valutando poi i diversi moduli da schierare a Pagani a seconda di chi scenderà in campo. Certo sarà una gara delicata non solo per noi ma anche per la Paganese... ".

Nello Califano (da Paganese.it)