23.11.09
Palumbo: i nostri avversari senza fair-play.
Bagarre in campo, l’arbitro sospende la partita per cinque minuti dopo la rete di Artico.
Donatella Bernard Alessandria. Negli spogliatoi del Moccagatta la tensione si taglia a fette dopo il finale di gara burrascoso con la rissa che ha causato la sospensione di cinque minuti subito dopo la rete di Artico. Nel clan azzurrostellato c'è tanta rabbia. In sala stampa si presenta il tecnico campano Pino Palumbo: «La Paganese non meritava assolutamente la sconfitta, nel primo tempo abbiamo davvero giocato bene senza fare barricate, provando anche a vincere». Sull'atteggiamento della sua squadra Palumbo non si nasconde: «La personalità non è mancata ai miei ragazzi, purtroppo siamo rimasti vittima di una grave scorrettezza perché quando un calciatore è a terra per infortunio il pallone si mette fuori». L'allenatore prova a spiegare quello che è successo mentre Artico metteva a segno il gol partita: «Cucciniello era a terra dolorante e non fingeva per niente, anzi - prosegue Palumbo - quando è stato concesso l'ingresso ai sanitari il mio centrocampista è stato costretto ad uscire in barella, mi domando cosa abbiano visto gli assistenti in quel frangente». Sulla rissa Palumbo mantiene un profilo basso: «Sono entrato in campo solo per dare indicazioni ai miei calciatori ma la tensione ha giocato un brutto scherzo a tutti». A chi parla di una Paganese arrivata al Moccagatta solo per portar via un punto Palumbo risponde a muso duro: «Nel primo tempo ho visto una Paganese propositiva, ho contato almeno quattro nostre conclusioni mentre l'Alessandria non ha mai impensierito Melillo, abbiamo giocato a calcio cercando di vincere e di muovere la classifica. Il mio rammarico è dettato dal fatto che non abbiamo raccolto quanto meritavamo». Anche il signor Zonno finisce nel mirino di Palumbo: «L'arbitro non si è comportato nel migliore dei modi, ancora più assurdo il comportamento dei suoi assistenti che hanno sorvolato sugli episodi più evidenti». Infine una stoccata all'Alessandria: «Se gioca così non sarà difficile raggiungerli».
Il Mattino