Non c'è che dire, anche contro il Novara la Paganese ha rispettato il canovaccio delle ultime gare: bella e perdente. Che di fronte agli azzurrostellati ci fosse la prima in classifica nessuno se ne è accorto, forse solo per le indecisioni difensive e la concretezza degli attaccanti. Roba da poco? Sono le differenze che costituiscono l'essenza del calcio. Aver stretto alle corde il Novara senza assestargli un bel colpo è stato come fare le carezze ad uno squalo che appena ha smesso di farsi giocare ha assestato i colpi micidiale per vincere. E adesso comincia la ridda di nomi sui possibili arrivi in casa Paganese dopo che il tecnico ha detto palesemente che ci vogliono almeno quattro calciatori per vedere una Paganese più concreta. E se vogliamo le grandi difficoltà azzurrostellata stanno tutte nelle bischerate difensive di giocatori anche non di primo pelo e nella effettiva incompatibilità di Rana, Lasagna, Zarineh e Ibekwe con il ruolo di attaccanti intesi come coloro che il pallone dovrebbero metterlo in fondo al sacco e non come arma per colpire innocenti spettatori in curva. Quattro nomi che potrebbero fare spazio ad almeno due decenti attaccanti di ruolo. Il resto da fare è in difesa dove qualche puntello ci vuole soprattutto sulla fascia sinistra. Ora che il campionato è al giro di boa non ci saranno più alibi, la salvezza corre per sagge scelte e alla giusta intraprendenza di chi vuole ancora la C1. Non ci attendiamo miracoli, ma i play out non sono lontani e le concorrenti non ci sono superiori di molto. La fiducia c'è, ora tocca a chi di dovere.
Carlo Avallone - paganese.it