18.1.10

Il mister in seconda Mosconi: «Decisivi i cambi».



Missione compiuta nel difficile catino del “Marcello Torre” dove la pioggia non ha dato tregua. L’allenatore in seconda loda la prova della squadra, analizza strategie e non nasconde i difetti.

PAGANI - Restare in partita fino all’ultimo: era questo per Andrea Mosconi, che ieri ha sostituito in panchina l’influenzato Luca Fusi, il segreto per uscire da Pagani con un risultato positivo e davvero la squadra questa volta lo ha accontentato in pieno. «Sapevamo che se ci avessimo creduto fino all’ultimo, dopo il pareggio avremmo anche potuto ottenere il successo. E’ un punto comunque meritato, ottenuto al termine di una gara nella quale la Paganese ha fatto meglio nel primo tempo; mentre noi siamo usciti nella ripresa, quando abbiamo avuto anche alcune occasioni per passare in vantaggio. Comunque il pareggio alla fine è meritato e usciamo a testa alta dal campo di Pagani».
Un risultato importante per muovere la classifica ed ancora di più perché ottenuto con una doppia rimonta, eppure Mosconi non nasconde il rammarico perché a suo parere i biancazzurri avrebbero potuto fare anche qualcosa di più. «Il primo tempo abbiamo giocato bene - ha spiegato il tecnico - sapevamo come giocava la Paganese perché li avevamo studiati con attenzione in settimana, eppure abbiamo concesso alcune occasioni importanti di troppo». Forse una sbavatura, che poteva costare caro ai falchetti, che però sono stati bravi a recuperare grazie ad una prova di carattere. Proprio il temperamento dei giocatori è stato sottolineato dal vice di Fusi: «Questa di Pagani, per la situazione ambientale, per l’importanza della posta in palio, ma anche per un terreno di gioco difficile a causa della pioggia, è stata la tipica partita di queste categorie. Il Foligno l’ha affrontata nel modo migliore, non tirandosi mai indietro, ed i ragazzi hanno confermato ancora una volta di possedere grandi qualità tecniche ed umane».
Per Mosconi, però, ad essere determinanti sull’andamento della gara sono stati i cambi, con Calderini, Gallozzi e Castellazzi a rilevare negli ultimi venti minuti Giacomelli, Furiani e Sciaudone. «Ho atteso un po’ prima di decidere le sostituzioni - ha spiegato Mosconi - ma è la seconda volta che in altrettante partite che proprio gli avvicendamenti sono stati decisivi. Anche questa è la forza del Foligno, poter contare su tutti gli elementi della sua rosa, Gallozzi, per esempio, sta recuperando gradualmente dall’infortunio, ma in panchina si vedeva che aveva una gran voglia di entrare in campo».
Sul terreno di gioco, invece, non ha fatto un po’ a sorpresa il suo ingresso Juan Martin Turchi, ma l’esclusione non è stata dovuta a ragioni tecniche, come ha confermato Andrea Mosconi. «Sarebbe dovuto partire lui titolare al fianco di Virdis - sono state le sue parole - ha anche provato, ma nel riscaldamento ci ha detto che non ce la faceva, così abbiamo preferito non rischiarlo». Chi, invece, sarà davvero difficile mettere adesso fuori squadra è il portiere Andrea Tomassini, anche ieri autore di alcuni interventi pregevoli, che hanno contribuito ad evitare il terzo gol della Paganese. «La sua è stata una prova da mestierante»: è stato questo il complimento, non da poco perché rivolto ad un ragazzo di appena venti anni, di Mosconi, che tra l’altro ha un passato proprio da portiere.
Il gol decisivo, quellod el pari definitivo, lo ha siglato Matteo Cavagna, impiegato per la prima volta, dopo l’esperienza contro il Pergocrema, nel ruolo di trequartista, una posizione che il fantasista ha dimostrato di gradire: «In questa stagione era la prima volta che giocavo dietro i due attaccanti, ma in passato lo avevo già fatto. Comunque mi sono trovato bene, vedremo in futuro se ci saranno altre occasioni per ripetere questo modulo». Avanti oppure un po’ più dietro, per Cavagna il gol è comunque arrivato, utile per ottenere un punto importante nella corsa verso la salvezza, «è stato fondamentale aver dato continuità alla vittoria di domenica - ha ammesso Cavagna - altrimenti avremmo vanificato quanto di buono ottenuto contro il Pergocrema».
Che la voglia di essere della partita fosse davvero tanta lo ha confermato anche Marco Gallozzi negli spogliatoi dello stadio “Torre”: «Non vedevo l’ora di entrare in campo, ma la soddisfazione maggiore è per il risultato ottenuto e per il modo in cui questo pareggio è arrivato». Anche per il centrocampista più che il modulo di gioco, determinante è stato l’approccio con il quale il Foligno ha affrontato la gara: «L’allenatore ci dice sempre che qualunque sia l’assetto gioco ad entrare in campo siamo noi giocatori che dobbiamo essere determinanti per la partita e per questo dobbiamo metterci la massima determinazione. Qui a Pagani lo abbiamo fatto fino in fondo».

Simone Lini - Il Messaggero