6.2.10

La Pro Patria contro la Paganese si gioca una buona fetta di salvezza.



Turno decisamente complicato per la Pro Patria che, reduce da tre sconfitte consecutive e in un bailamme tecnico-organizzativo preoccupante, deve affrontare un vero e proprio spareggio per evitare i play out.

Avversario la Paganese che, come di consuetudine per la Pro Patria, è reduce da una vittoria sofferta nel derby con il Sorrento che ha riacceso le speranze di salvezza e la voglia di combattere dei campani, riaffidati a Palumbo dopo l’intermezzo Pensabene.

La compagine azzurro stellata, per dirla tutta, non pare di certo una corazzata: tra i pali Melillo, promosso titolare dopo la rescissione di Faraon e già alla Paganese lo scorso campionato, con alle sue spalle Saraò, prelevato dal Monopoli in seconda divisione.

In difesa l’arrivo dell’ex foggiano Panini a campionato in corso è stato salutato come un toccasana per una difesa che, a livello di affidabilità certa per la categoria, poteva contare solo sul vecchio Bacis (a Saronno nell’ultimo anno in C1 degli amaretti con Arioli, Adani e Figaia tra gli altri) che, nelle ultime gare, è stato relegato in panchina, segno che l’età avanza per tutti.

Difesa a 4 con a destra il già citato Panini, a sinistra Sciannamè, ex Melfi, mentre la coppia centrale è composta da Castaldo, anch’esso proveniente da Melfi dopo un’ampia parentesi a Benevento, e da Giovanni Esposito, vecchia conoscenza di mister Cosco avendolo allenato a Gela.

La difesa è completata dal brasiliano Grimaldi, classe ’84, già in Italia con Sassuolo e Lecco, da Gambi, anche lui prelevato nel pacchetto Melfi. Nel mercato di Gennaio il roster di difesa è stato completato con l’arrivo di Ingrosso direttamente da Lecce.

Il centrocampo ha perso un giocatore di esperienza e sostanza come Monticciolo, passato al Legnano in Seconda Divisione, ma ha visto l’arrivo da Lecce di Vicedomini.

Centrocampo ora imperniato su Maisto, unico giocatore di qualità dopo la partenza dell’estroso Berardi, affiancato dalla sorpresa albanese Memushaj, giocatore interessante che lo scorso anno militava curiosamente in serie D al Valle D’Aosta.

Sulle fasce a destra Izzo, ex Scafatese, mentre a sinistra agisce Macrì, neo arrivato dalla lista degli svincolati dopo l’ultima esperienza a Manfredonia.

Centrocampo che conta anche Tufano, eclettico elemento da Melfi e Cucciniello, giovane incontrista scuola Sampdoria, confermato dallo scorso anno e su Marzocchi, arrivato per dare sostanza dalla Scafatese.

In avanti oltre al rapido Ibekwe, giostrano Tortori e Lasagna mentre l’acquisto dell’ultima ora Giglio, arrivato da Manfredonia, dovrebbe esordire proprio a Busto, considerando che Zarineh, granatiere di 1.95 m, capace da solo di tenere a galla il Rieti nei suoi sofferti campionati di C2, non sembra tarato per la categoria.

Cosco, in attesa della clemenza meteorologica, può disporre del neo acquisto Del Grosso e del reintegrato Morello mentre deve fare ancora a meno di Cristiano, Melara e Lombardi con Caglioni, Baù e Passiglia in forte dubbio.

Probabile dunque l’esordio dell’ex ternano sulla corsia di destra con Urbano davanti a lui, in mezzo al campo si può ipotizzare un arretramento di Serafini con l’inserimento di Sarno a supporto di Ripa.

Gara che, salvo inaspettate decisioni extra calcistiche dell’ultima ora, dovrebbe giocarsi regolarmente, la Lega ha infatti respinto la richiesta di rinvio avanzata dalla Pro Patria e i teloni posizionati sul campo paiono aver fatto il loro dovere.

Andrea Macchi - www.varese7press.it