1.2.10
Rimonta Paganese, il derby è suo.
Gianni De Blasio INVIATO PAGANI. Il derby delle conferme: della Paganese che, così come lo scorso anno e con lo stesso direttore di gara, mette ancora una volta sotto il Sorrento; di Gianni Simonelli, che al «Torre» ha sempre vissuto pomeriggi grami. Vittoria in rimonta per gli azzurrostellati, acciuffata per il rotto della cuffia, quando nessuno ci credeva più. Sopratutto quando, a metà ripresa, i rossoneri avevano sbloccato il match per merito di Paulinho, sette giorni addietro giustiziere dell'Arezzo. Il Sorrento, legittimamente convinto delle proprie possibilità e sicuro di sé sin dall'avvio, ha creduto nel terzo squillo del Simonelli bis: dopo l'importante pari di Cremona e l'exploit interno (al campo ”Italia” non vinceva, peraltro, da circa 3 mesi) con i toscani, ecco la possibile pirateria di Pagani. Convinzione, però, sfociata in supponenza, poiché la truppa del professore di Saviano è apparsa sussiegosa in alcuni suoi elementi, come se il successo fosse ineluttabile. Sorrento che, però, non ha fatto i conti con la feroce determinazione e la voglia degli uomini di Palumbo, che si sono ribellati alla piega che aveva preso la partita, in sostanza, la stessa di altre gare, con la Paganese pur apprezzabile sul piano del gioco, ma tanto asfittica ed anemica sotto la porta avversaria quanto colabrodo dinanzi alla propria (35 le reti incassate). Non per niente, poco prima di subire il gol di Paulinho, alla squadra di casa era capitata un'occasione colossale, con Lasagna, prima involatosi, poi abile a liberarsi con finte e controfinte, ma eccessivamente altruista: invece di concludere, il sostituto di Zarineh aveva optato per un passaggio su Tortori il quale rientrava per poi battere rasoterra con palla che lambiva il legno. Roba da non credere, comunque in linea con lo sciupìo consueto di questa Paganese. Era seguita la prodezza del brasileiro rossonero, agevolato dall'indecisione di Nando Castaldo, dopodiché il match era saldamente nelle mani dei costieri. A riportare in partita gli straniti azzurrostellati ecco, però, il portiere rossonero in versione befana, protagonista di una topica inverosimile. Marconato svirgolava un comodo pallone trasformandolo in assist per Lasagna; bravo l'attaccante a spedire nel sacco pur se da posizione decentrata ma a porta incustodita. Poi l'estremo difensore ha avuto modo di rifarsi prima in uscita a terra sullo stesso Lasagna, che si era allungato leggermente la sfera, ed in seguito (al 39') d'istinto su Tortori. La beffa per il Sorrento si concretizzava nel terzo dei quattro minuti di recupero: calcio di punizione di Cucciniello dalla trequarti, nella bolgia svettava Nando Castaldo che deviava in rete rifacendosi dell'errore su Paulinho, regalando alla Paganese tre punti di platino, utili a scalzare il Pergocrema a cui volentieri la squadra dell'agro ha consegnato l'ultimo posto. In quanto a gioco, non è stato un bel derby, né avrebbe potuto esserlo su un terreno infame, con i giocatori obbligati a fare una fatica immane. Alla fine ha vinto la squadra che ha inseguito il successo con maggiore caparbietà, che ha goduto sì pure di un pizzico di buona sorte. La Paganese domenica è attesa dallo scontro diretto con la Pro Patria. Per Gianni Simonelli ed i suoi forse non è un male ricevere un'altra «grande» o aspirante tale, quel Lumezzane che ieri ha surclassato senza discussioni il Varese, che era terzo in graduatoria.
Il Mattino