Non è andata come ci aspettavamo. Il ritorno al calcio giocato non ha sortito nulla di buono alla Paganese che resta sul fondo della classifica, nonostante il Pergocrema abbiamo nuovamente perso. Soltanto un pareggio per gli uomini di Palumbo, contro un Varese che ha dimostrato di essere una buona squadra, ma ha fallito buone palle gol per portarsi a casa i tre punti. Il pari è il risultato più giusto, perché anche la Paganese (e questa non è una novità), ha sbagliato tanto sottoporta. Dicevamo di un risultato giusto, che però non accontenta nessuno. Sannino in sala stampa non ha fatto mistero di aver voluto che questa partita volgesse a favore della sua formazione perché – a suo dire – le migliori opportunità le ha avute tutte il Varese, in particolare con Carrozza in avvio e Tripoli nel finale. Fin qui ci siamo, se non che sono intercorsi 90’ tra le due azioni e la Paganese non è rimasta sicuramente a guardare. Poco prima dell’errore di Carrozza, c’era stata la sassata di Memushaj, mentre 5’ più tardi gli azzurrostellati hanno mancato una ghiottissima occasione con Izzo. Per non parlare della traversa piena centrata da Esposito, che voleva emulare il mitico Carlo Parola, divenuto celebre per la sua rovesciata, simbolo delle figurine Panini. Quindi, non è stata una partita a senso unico.
E’ stata una gara piacevole per circa un’ora, poi la pioggia ha reso pesante un terreno che definirlo in condizioni pessime è un grande elogio. Tutte le squadre che sono venute a giocare al “Torre”, si sono lamentate del manto erboso. Ieri l’ha fatto anche Palumbo, definendo “pesante” più di una volta il rettangolo verde. Davvero improponibile, come affermavamo ieri nel nostro appuntamento con i top e i flop. E’ stato realmente difficile scegliere un peggiore, perché davvero tutta la squadra si è espressa su livelli quantomeno sufficienti. Buono il ri-debutto con la casacca azzurra di Armando Pantanelli, che non giocava una gara ufficiale da circa un anno e non ne ha risentito. In difesa, buona la prova di Panini sulla destra e dei due centrali difensivi, anche se Esposito ha vissuto un attimo di sbandamento all’inizio con Neto Pereira, davvero un singolo eccellente del Varese che ha messo il suo zampino in ogni azione dei lombardi. La coppia centrale di difesa ha retto bene anche contro la velocità di Ebagua, il nigeriano ritornava in campo dopo circa due mesi ma ha giocato come se fosse al top della forma. Nella zona nevralgica, da rimarcare la prova generosa di Sciannamè, che parte da esterno di centrocampo, poi va a fare il terzino, terminando la gara con una spalla dolorante. Tutto il reparto mediano si è espresso bene: il duo centrale, ormai collaudato ha aiutato sia la difesa che l’attacco ed Izzo è stata la spina nel fianco della difesa ospite. Non male neppure l’esordio di Giglio, che per i 55’ che è rimasto in campo si è proposto spesso, si è fatto cercare dai compagni, anche se è comunque da affinare l’intesa con Ibekwe e i compagni di reparto in generale. Anche in occasione dell’azione del passaggio di Izzo, c’è un errore di fondo non indifferente. L’errore è sì dell’esterno napoletano, che sicuramente poteva e doveva scaraventare in rete, invece di peccare di altruismo, ma anche degli avanti azzurri, che sono andati entrambi a tagliare.
Sannino, dunque, può vedere il bicchiere mezzo pieno, mentre lascia alla Paganese l’altra metà. E’ vero che il Varese, come già detto, è una squadra di tutto rispetto e sicuramente i punti persi dalla Paganese non sono contro i biancorossi, bensì contro Pro Patria e Cremonese solo per citarne alcune, ma è anche vero che, con la concomitante sconfitta del Pergocrema, si poteva riscavalcare la formazione lombarda. La prossima sarà una gara fondamentale per la Paganese, attesa dal Viareggio. Uno scontro diretto che può far scattare la molla della speranza agli azzurri oppure farla quasi tramontare perché, in caso di sconfitta, i toscani si allontanerebbero prepotentemente dall’ultima piazza e la corsa si restringerebbe a due.
La chiusura questa settimana è dedicata alla tifoseria. Innanzitutto, volevo fare gli auguri più sinceri da parte mia e di tutto lo staff alla Gioventù, che proprio in questi giorni festeggia il suo 18° compleanno. La festa non sarà sicuramente in pompa magna, visto anche il momento poco felice che sta attraversando la squadra. Però a loro, a tutti gli altri ultras e al pubblico in genere, rivolgo un appello: se ci sarà da contestare, lo si dovrà fare al termine del campionato. Come ricordava anche Gaetano Romano, intervenuto venerdì scorso ad “Azzurrissima”, il campionato di Serie D lo vinsero anche i tifosi e lo stesso può dirsi del successivo torneo di C2. La forza dei 9000 contro il Brindisi e dei 7500 contro la Reggiana spinse quelle due formazioni ad imprese storiche. La salvezza di quest’anno vale tanto quanto quelle due stagioni e non bisogna vanificare quanto di buono fatto in questi anni. Solo con un ambiente unito si può raggiungere la tanto acclamata salvezza. AD MAIORA!!!
Danilo Sorrentino - www.paganese.net