Il derby dei nervi, della disperazione, del dentro o fuori l'ha vinto sotto tutti i punti di vista la Paganese che imbavagliava i frombolieri sanniti, limitandone l'ardore di rivalsa dopo il ritiro di Norcia. Appunto il ritiro, quello che la Paganese ha svolto tra le contestazioni della propria tifoseria durante tutta la settimana, che ha avuto l'effetto di una polveriera nei calciatori azzurri. Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Tre punti cercati, voluti con uno spirito di abnegazione incredibile contro una corazzata del girone che ieri al "Torre" sembrava un pulcino impaurito. Quella paura che la Paganese ha lasciato negli spogliatoi dove sabato è avvenuto quel faccia a faccia tra squadra e tifoseria. Quattro mura dove gli occhi si sono incrociati con le parole dei tifosi che sono arrivate al cuore dei calciatori che hanno capitalizzato al massimo quelle stimolazioni riversandole sul terreno del gioco. Una sola squadra in campo soprattutto nel primo tempo dove quella paura della vigilia la Paganese l'ha saputa trasformare in ardore agonistico aggredendo sin dall'inizio una formazione, quella beneventana, incapace di abbozzare la più esemplare delle manovre. La magia di Maisto, ex di turno, su punizione, ha liberato quella paura ma il Benevento non ha mai solleticato più di tanto l'attento Pantanelli se non nei finali dei due tempi. Episodi, nulla di più, come ha ribadito a fine gara l'amministratore delegato Ciro Vigorito nella sua onesta disamina della gara. Troppo poco per il gigante Benevento contro la voglia di sopravvivenza della Paganese. Eppure il guizzo, solo quello, della grande pur c'è stato con il pareggio realizzato dal difensore Ferraro che evidenzia ancora la penuria sotto rete dell'artiglieria pesante a disposizione di Camplone. Ma la Paganese aveva nelle corde questa vittoria, la quinta stagionale, in un "Torre" che sino alla fine deve diventare il fortino inespugnabile come lo è dal girone di ritorno. Il tabù di Pagani per il Benevento, mai vittorioso nei 16 derby sin qui disputati, si concretizzava a dieci minuti dalla fine. Tra i marcantoni della difesa ospite è sbucato il piccolo grande Tortori che aveva, su imbeccata di Ibekwe, la freddezza di eludere l'uscita di Baican ed infilarlo tra l'entusiasmo dei tifosi. Solo Paganese con i suoi mezzi ed i suoi limiti ma con un grande carattere ed un grande cuore che continua a battere ancora.
Peppe Nocera - paganese.it