10.3.10

Quest'anno sono venuti meno la grinta e la determinazione degli anni scorsi.

Passano le giornate di campionato e la situazione di classifica rimane immutata. Un vero e proprio stillicidio fino alla fine del campionato nel quale difficilmente vedo un approdo ai play out e quindi immagino una retrocessione in Seconda divisione. La riflessione viene proprio dalla eventualità di un passaggio nella sere inferiore. Perché la storia della Paganese ha sempre evidenziato crisi che paventano la scomparsa del calcio azzurro stellato proprio in occasione di retrocessioni. Nel caso di Trapani che fino ad oggi si è sempre trovato sulla cresta dell'onda e vincendo, potrebbe essere un contraccolpo. La mia è una ipotesi certo, e come al solito attende risposte dai diretti interessati. Un fatto è comunque certo a mio modo di vedere: la consueta combattività, grinta e determinazione che hanno caratterizzato questi anni di gestione di Raffaele Trapani, nell'ultima stagione sono venuti meno. E forse hanno influito scelte errate di inizio campionato, la conclusione del rapporto di lavoro/amicizia con Cocchino D'Eboli, una strana apatia sul mercato ben sapendo che il materiale a disposizione era oggettivamente scarso per la categoria. Se però si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno e quindi si vuole guardare con fiducia al futuro, l'organico a disposizione potrebbe costituire una buona base per un campionato vincente di Seconda divisione. Memushaj, Maisto, Izzo, Vicedomini, Panini potrebbero fare al caso della Paganese, senza dimenticare il tecnico che, a sommesso avviso di chi scrive, ha lavorato bene anche se avrebbe, in alcuni casi, potuto fare meglio. A quando le prime risposte?

Carlo Avallone per paganese.it