La contestazione di inizio settimana va vista nella sua giusta dimensione. La sconfitta di Lumezzane ha aggravato in maniera netta la situazione di classifica della Paganese. Le speranze di acciuffare i play out sono ridotte al lumicino ma la matematica tiene in vita gli azzurri. Sulla gara in Lombardia preferisco non soffermarmi. Si rischierebbe di essere ripetitivi e di farci del male da soli. Leggere, sentire e vedere che la Paganese domina, mette sotto l'avversario ma poi inevitabilmente torna a casa a mani vuote è un leit motiv fastidioso e snervante. Voglio soffermare la mia attenzione sulla violenta (nei toni, si badi bene) contestazione alla ripresa degli allenamenti. Un disappunto che va interpretato, capito ed anche analizzato. Da tempo tra gli addetti ai lavori ci si interrogava sulla situazione di rassegnazione che regnava attorno alla Paganese. Un malessere latente ma silenzioso che è esploso inevitabilmente. Essere sognatori non è mai un male ma mi piace immaginare che la squadra abbia accusato il colpo e cominci a sentire quella sana pressione in vista del derby con il Benevento. Contro gli stregoni la Paganese deve sfoderare la prestazione della vita per tutta una serie di motivi che non sto a qui a spiegare ma che tutti hanno capito. Nessuno vuole retrocedere, tranne pochi gufi che non aspettano altro che vedere offuscata la magica stella, la città è viva e ci deve credere. La realtà ci suggerisce ben altri pensieri e discorsi ma il cuore dice PAGANESE. Affidiamoci alle sensazioni ed alla sorte e mettiamoci tutti quanti il cuore. Se batteranno all'unisono possiamo sopperire anche agli errori sotto porta. Nonostante tutto...avanti verso la salvezza.
Francesco Pepe - paganese.it