5.4.10

La Paganese non risorge.



Purtroppo le mie sensazioni hanno avuto ragione. Sarà coincidenza oppure fatalismo ma come avevo già detto alla vigilia di questa gara non mi fidavo né del Monza, che meritatamente è uscito imbattuto da Pagani, né dell’approccio della squadra che s’è spenta nel momento più importante. In sostanza temevo che dopo l’impresa con il Benevento, il quale anche con il Como ha dimostrato di attraversare un periodo negativo - un punto nelle ultime quattro gare, inconsciamente la Paganese è come se avesse superato l’ostacolo più importante riservando una minore attenzione a quello successivo. La sosta poi ha completato l’opera smorzando quella carica e quella pressione alimentata alla vigilia della partita con il Benevento. Ma aldilà di queste considerazioni emotive vanno esaminate quelle tecniche. L’undici di Palumbo è rimasto negli spogliatoi durante il secondo tempo dopo una prima frazione tutto sommato briosa, soprattutto dopo lo svantaggio. Il pareggio di Ingrosso ha svegliato dal torpore la squadra che aveva difficoltà a scardinare il 4-3-1-2 di Cevoli che aveva nella punta Samb un autentico felino più volte sfuggito alla difesa azzurra. In corsa poi Palumbo che aveva piazzato inizialmente Panini centrale, scelta non condivisibile, prima di cambiare con Ingrosso limitandone in qualche modo l’azione. Il difensore leccese ha sfoggiato un'altra gran bella prestazione impreziosita dal gol, risultando tra i pochi ad emergere oltre la sufficienza. Centrocampo che invece ha perso il confronto con quello biancorosso dove ha primeggiato la linea verde con tanta qualità. Il trio Maisto, Memushaj e Vicedomini non è stato all’altezza delle precedenti prestazioni calando d’intensità ed inventiva. Poche poi le occasioni per le punte, mai pericolose. Troppo poco per una squadra che deve salvarsi ed ogni gara è quella della vita. Sono mancati anche i funambolismi di Izzo che quasi mai ha saltato l’avversario come Tortori che non ha avuto mai il guizzo per pungere, tanto lavoro per Zarineh poi pure sfortunato nella deviazione del vantaggio del Monza. Nella ripresa chi si aspettava l’ardore degli azzurri ha trovato quello del Monza pronto a pungere con Samb e Viola che non ne hanno per fortuna approfittato. Non ne ha approfittato la Paganese che non ha concesso il bis interno e con le imprese del Como a Benevento e del Lecco con il Novara e del Pergocrema che pareggia a tempo scaduto allo "Zini" di Cremona allontanano ancora di più la speranza in casa paganese. Bisognava vincere e non si è vinto, aldilà dei risultati delle altre. Domenica prossima intanto la trasferta di Como, la prima della storia degli azzurri al "Senigallia", decreterà gran parte del destino della nostra Paganese che deve cercare l’impresa per non affondare nel Lago di Como le residue speranze di salvezza.

Peppe Nocera per Paganese.it