26.4.10
Palumbo: "La Paganese padrona del campo, meritavamo di vincere".
E’ l’allenatore Giuseppe Palumbo l’unico tesserato della Paganese a presentarsi nella sala stampa dello stadio “Voltini” per commentare una sconfitta che ha dell’incredibile, come quella rimediata dalla sua squadra sul campo del Pergocrema. Il tecnico campano è il ritratto della delusione: “E’ stata una partita che avremmo meritato di stravincere e invece ce ne torniamo a casa a mani vuote. Il risultato è bugiardo perché in campo c’è stata soltanto la paganese, contro una squadra in grosse difficoltà come il Pergocrema, che non ha dimostrato di meritare la classifica che ha. Per come abbiamo giocato e per le occasioni create avremmo dovuto assicurarci i tre punti ed invece siamo stati puniti sull’unico tiro in porta dei nostri avversari”
Il tecnico dei biancoazzurri analizza gli episodi che hanno deciso l’incontro: “Non voglio buttare la croce addosso Zarineh ma non capita spesso di veder sbagliare un gol di questo genere. Purtroppo è un nostro limite ricorrente, Nonostante questo, abbiamo creato diverse opportunità, sia prima che dopo lo svantaggio, senza mai centrare la porta. Sull’episodio di Maisto, invece, l’assistente donna ha preso un abbaglio, semmai la spinta era di Lasagna. In un mondo già pieno di confusione ci mettono pure le donne ad aumentarla. Che centrano col calcio? Nella confusione che c’è stata in area, l’assistente ha alzato la bandierina. Avesse almeno indicato il giocatore giusto…”
Nonostante la sconfitta, Palumbo elogia la propria squadra: “La Paganese è stata padrona del campo. Ci è capitato spesso di giocare gare di questa intensità e di questo livello, ma purtroppo riusciamo a perderle. Le vittorie, invece, nascondo i difetti delle altre”.
Sul futuro della Paganese il tecnico si esprime in questi termini, dimostrandosi molto realista: “Dopo questa partita non saprei più cosa dire. E’ meglio non fare calcoli di nessun tipo. Certo, proveremo a vincere le ultime due gare che restano contro Perugia e Novara, ma la salvezza non dipende solo da noi. Dipenderà anche da cosa sapranno fare le nostre avversarie. E’ evidente, tuttavia, che solo la matematica ci consente di sperare ancora”
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