22.4.10

Tra l'incudine e il martello: momenti di riflessione.

Secondo il grande poeta Esiodo, Zeus aveva affidato a Pandora, la prima donna forgiata da Vulcano, un otre che non doveva essere aperto perché conteneva tutti i mali. Ma Pandora, per troppa curiosità, lo scoperchiò e i mali si diffusero sulla terra. Solo la Speranza rimase nel vaso e quindi tra gli uomini. Ancora oggi spesso diciamo, con riferimento a questa lontana tradizione mitologica, la speranza è l'ultima a morire, e l'aveva presente anche Ugo Foscolo quando nei Sepolcri scriveva 'Anche la Speme, / ultima Dea, fugge i sepolcri'. Nel mondo moderno il concetto di Speranza è intimamente collegato all'idea della salvezza tant'è che uno scrittore come Paolo Coehlo ha scritto: "Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere". Una divagazione la mia per affermare che la SPERANZA, (tutta in maiuscolo perché altrimenti non se ne comprenderebbe la forza), di una nuova impresa c'è sempre, legata, come immagine, alla fiammella delle candele, ma pur sempre viva. Certo che a vedere i risultati domenicali un po' tutti si sono organizzati il loro bel finale di campionato e quel Lecco dato già per spacciato ha saputo dare le giuste spallate al calendario avverso. Come sempre accade il destino di ognuno è ben saldo nelle sue mani e quindi se la Paganese vuole veramente regalarsi l'Impresa deve cogliere la grande opportunità che le offre il calendario domenica prossima. Senza mezze misure vincere è l'imperativo categorico e la vittoria gli azzurro stellati la possono ottenere solo se crederanno coraggiosamente di poterla raggiungere. Mi fermo qui altrimenti rischierei di ribadire ulteriormente concetti e dubbi di cui tutti noi ci siamo nutriti in questi mesi di campionato, e soprattutto rischierei di cadere nella trappola del tifoso che, ad occhi aperti, sogna di sostituirsi ai calciatori in campo per costruire una memorabile battaglia per ritornare vincitore dalla Lombardia. Preferisco rimanere un sognatore. D'altronde: Il Paradiso è là, dietro quella porta, ma ho perso la chiave. Forse ho solo dimenticato dove l'ho messa.

Carlo Avallone per Paganese.it