7.5.10

Cozzolino: «Il gol a Lecco fu un' emozione. Spero di ripetermi».



Carico (e ci mancherebbe altro), riposato (ha saltato la trasferta a Cremona) e, per una volta, senza l'assillo del gol. Ma come? Proprio lui, il capocannoniere del Como, che proprio a Lecco firmò probabilmente il gol più bello della stagione? Un gol che lui stesso definisce importante «quasi come il primo in serie A». Giuseppe Cozzolino sembra sincero: «Questa volta non mi interessa segnare, vincere 1-0 con un'autorete all'ultimo minuto non mi dispiacerebbe?». Scontata la squalifica domenica ci sarà. Pronto lasciare il segno.
Che domenica sarà per Cozzolino?
«Ho molta voglia di giocare, perché stare in tribuna a soffrire come domenica scorsa non è mai bello. E poi ci giochiamo tutto, è la partita dell'anno. Era tutto previsto, per come si erano messe le cose ultimamente: sappiamo quanto sia importante, sia per loro sia per noi. Possiamo solo vincere».
Si aspettava questo finale?
«Onestamente no. Ripensando al campionato, a parte la vittoria a Monza, siamo partiti malissimo ed era naturale aspettarsi un campionato di sofferenza. Ma pensare che questa partita fosse decisiva, pensare che con il Lecco ci saremmo giocati tutto, proprio no».
La ricetta per vincere il derby?
«Facile, non pensare che sia un derby. Dobbiamo affrontare il Lecco come se fosse una squadra come tante, o come una delle grandi contro cui abbiamo giocato e fatto bene, tipo Benevento, Arezzo o Novara. Siamo entrati in campo determinati a vincere e abbiamo portato a casa sempre qualcosa. Certo, non si può chiedere lo stesso atteggiamento ai tifosi: per loro è una partita speciale, come tutti i derby».
All'andata, derby risolto da un gran gol di Cozzolino. Che posto ha quel gol nella sua scala?
«A livello di emozione, questo gol vale quasi come il mio primo in serie A con il Lecce. Era una partita troppo importante, eravamo in una situazione delicata, serviva una vittoria. Con l'aiuto di un pubblico straordinario, che ci ha sostenuto in massa, siamo riusciti a vincere una partita che non era così scontata. Sia per la realizzazione, sia per l'emozione che mi ha dato è stato un gran gol».
Concederà il bis domenica?
«Voglio il gol, ma meno di altre volte. E' troppo importante la vittoria, al di là di come può arrivare: vincere 1-0 con un'autorete sarebbe il massimo. Poi lo sapete bene: vivo per il gol, per darmi e dare emozioni, ma questa volta faccio volentieri un'eccezione».
Como e Lecco, due squadre pericolanti che si giocano tutto. E' possibile fare un confronto?
«Stiamo parlando di due squadre completamente diverse. Abbiamo dimostrato con questo finale di campionato che se il Como fosse stato costruito così dall'inizio, ora magari staremmo parlando di un altro tipo di stagione e magari di un altro obiettivo da raggiungere. Loro sono in crisi, hanno una situazione ambientale difficile, ma non vanno assolutamente sottovalutati: giocheranno alla morte».
E saranno senza tifosi?
«Questo è un vero peccato. Immaginiamo la situazione opposta, giocare senza i nostri tifosi nella partita dell'anno. Cori, coreografie e allegria fanno parte del calcio e non poter vivere queste sensazioni toglie qualcosa alla sfida. Per fortuna tocca al Lecco: il nostro pubblico, ultimamente, ci ha dato tanto aiuto. E contro la Cremonese i nostri tifosi erano più numerosi dei loro».

Luca Pinotti - La Provincia di Como