Questa settimana ho constatato ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, come il calcio sia strettamente legato ai risultati. I giudizi su questo o quel calciatore, sull'allenatore o sull'operato di una società, mutano in base ai risultati. Sette giorni fa, alla ripresa degli allenamenti, gli azzurri sono stati etichettati ed apostrofati in qualsiasi modo, dopo la gara con il Perugia, ma soprattutto dopo gli spiragli salvezza che ritornano ad intravedersi grazie anche a risultati altrui favorevoli, tutti i giudizi dei sopraelencati sono stati modificati. Tale premessa era per me d'obbligo per giungere ad una mia considerazione ed un mio giudizio. A novanta minuti dal termine, e con la retrocessione diretta ancora possibile in caso di vittoria del Lecco a Como, con i dovuti scongiuri, comunque vada, dico a priori Grazie Trapani. Dico ciò, a scanso di equivoci per sottolineare, nonostante gli errori commessi in questa stagione dalla società, il mio personale ringraziamento per i sacrifici economici e personali effettuati dal Presidente e dagli altri soci che continuano ad alimentare una passione, quella per la Paganese. In questa stagione più volte ho dovuto constatare segni di insofferenza della tifoseria verso il Presidente che comunque in questi sette anni ha garantito calcio a certi livelli, con promozioni a catena e non certamente dalla Promozione all'Eccellenza o alla serie D ma in categorie rispolverate solo dai ricordi nei racconti nostalgici. Il Presidente Trapani in questi anni, con l'aiuto dei suoi impareggiabili soci, ha ottenuto successi ben più importanti di una vittoria di campionato, ha salvaguardato la regolarità dei bilanci, cosa assai rara nel calcio moderno, a discapito anche degli acquisti di grido che forse ci avrebbero fatto sognare per una stagione e poi li avremmo maledetti per le altre successive. Non sono, e non voglio essere, l'avvocato difensore del Presidente Trapani con queste mie considerazioni. Ad una giornata dal termine, voglio solo far riflettere sull'operato oggettivo della Paganese, degli ultimi sette anni, che ha peccato in varie situazioni, da me abbondantemente rimarcate, ma che sicuramente ha tracciato una linea fondamentale nella storia recente degli ultimi vent'anni in termini di risultati visto che nel calcio esistono solo quelli e la riconoscenza non esiste. Mi auguro, ovviamente, che a Novara si compia la prima parte dell'ennesimo miracolo della Paganese marchiata Trapani poi però lo stesso Presidente deve valutare attentamente i correttivi da apportare alla società, per renderla più forte nella struttura societaria, organizzativa e tecnica, salvaguardando sempre il bilancio affidandosi perciò a figure professionali competenti ed esperte del settore che possano migliorare e valorizzare le risorse della società. Forza Paganese!!
Peppe Nocera per Paganese.it