31.5.10
Guadalupi salva il Viareggio, Paganese in Seconda Divisione.
LIVORNO. È dolce la sera livornese per il Viareggio. Come settantasette anni fa quando due “folgori” di Garone Viani incenerirono la Lucchese e fecero volare le zebre in serie B. È dolce la sera livornese anche per il Viareggio di Leonardo Rossi che per 42 minuti scivola in Seconda Divisione, spinta da Ibekwe già in gol all’andata, vittima più delle proprie paure che della Paganese formazione che non va dimenticato è stata per trentatré giornate in fondo alla classifica. Il gol di Mirko Guadalupi, in avvio di ripresa, non è certo importante come quello segnato da Viani ma sicuramente vale come una vittoria in campionato per una squadra costretta a giocarsi la partita dell’anno in campo neutro proprio in quell’Ardenza che comunque continua a portare bene ai colori viareggini.
La gioia per l’importante traguardo raggiunto è stata comunque mitigata per il grave infortunio del quale è stato vittima Sergio Carnesalini. Il difensore bianconero ha rimediato una ginocchiata al ventre da Memushaj nei primi minuti di gara ed è stato trasportato all’ospedale livornese dove in serata è stato operato per l’asportazione della milza. La partita si è messa subito in salita per le zebre che non hanno nemmeno avuto il tempo di pensare che un altro pareggio avrebbe voluto dire salvezza che la Paganese è passata in vantaggio con Ibekwe autentico castigamatti della formazione bianconera. A quel punto anche se c’era ancora da giocare 85 minuti è apparso chiaro che l’inerzia della gara si era spostata a favore dell’undici di Palumbo.
Il Viareggio non è riuscito ad organizzare subito una reazione e la squadra campana si è limitata a gestire il vantaggio non avendo, come ha dichiarato il suo tecnico a fine gara, la personalità giusta per chiudere la partita. Così come accaduto altre volte la squadra di Rossi ha in pratica tirato via un tempo durante il quale ha avuto una fiammata di sette- otto minuti che l’ha portata a sfiorare il pareggio con Pizza al quale Pantanelli ha negato il gol con un grande intervento. Nella ripresa, grazie anche all’innesto di Marolda, la squadra si è scossa dal torpore, ha guadagnato il pareggio e poi sfiorato in almeno tre occasioni il gol che avrebbe messo fine alla contesa prima di rischiare grosso in pieno recupero, quando Barsotti si è immolato respingendo un tiro a botta sicura di Memushaj.
Il Tirreno